L’ipotesi che al momento appare più plausibile e che un balordo, definirlo in altro modo non è possibile, si sia appostato alla finestra come un cecchino e ha sparato una raffica di pallini di gomma contro un passante. Di certo c’è che qualche giorno fa, a Fasano, un pensionato, dopo che è stato colpito da una rosa di “pallini” alle spalle, ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del punto di primo intervento dell’ex ospedale “Umberto I”. Il medico che lo ha preso in cura ha scritto nel referto che il paziente presentava “piccole e multiple ferite abrase in regione toracico-lombare posteriore sinistra”.
L'episodio
Il fatto è successo in una tarda mattinata in via Murri, all’altezza dell’intersezione con via Conversano, a pochi metri da piazza Ciaia. Il pensionato, che dopo che è uscito dall’ospedale si è recato alla caserma dei carabinieri e ha denunciato il fatto, stava parlando al cellulare quando, da un momento all’altro, ha avvertito un forte bruciore alle spalle.
Le indagini
Dopo la denuncia del pensionato, comunque, i carabinieri della Stazione di Fasano stanno indagando sull’accaduto. Oltretutto, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, le armi ad emissione di gas o ad aria compressa, pur essendo escluse dalla categoria di quelle “comuni da sparo”, rientrano comunque nella categoria di “armi” in quanto consentono l’utilizzo del relativo munizionamento e il lancio di oggetti idonei alla offesa alla persona. Per quanto concerne l’utilizzo di queste è stato emanato uno specifico regolamento che lo disciplina. In particolare, se l’acquisto delle armi ad aria compressa è consentito senza autorizzazione, ai soggetti maggiorenni muniti di valido documento di riconoscimento, non ne è consentito il porto delle stesse senza giustificato motivo.