Un Napoli che torna al successo dopo le due sfide con la Juventus in campionato e in Coppa Italia: «Abbiamo fatto un pareggio e una vittoria con i bianconeri che è tanta roba - spiega il tecnico toscano - vedere la Juve così in difficoltà ci dà benzina e non ci fa uscire stravolti. Siamo usciti delusi per l'eliminazione ma convinti che la strada sia quella giusta. Come ci succede a volte abbiamo dei cali di tensione, e quando li hai contro una squadra forte come la Lazio in questo momenti, rischi tanto». «Cosa ci manca per puntare al titolo? Noi stiamo facendo un percorso, abbiamo tanti giovani e abbiamo cercato di dare una forte identità alla squadra e delle certezze. Certo, servirebbe un pizzico di mentalità in più e prendere qualche gol in meno ma vorrei anche continuare a divertirvi esprimendo questo calcio, altrimenti mi annoio e non trasmetterei più le stesse emozioni», ha aggiunto Sarri, che su Insigne ha concluso: «È un talento grandissimo, mi piacerebbe che un ragazzo napoletano diventasse una bandiera del Napoli. Se anche io resto a lungo? Non lo so, l'allenatore è come il pesce, dopo un pò puzza...». Partenopei che dopo il successo di stasera restano in scia alla Roma: «Eravamo consapevoli che oggi c'erano in palio tanti obiettivi stagionali, per il discorso anche del terzo posto. Adesso guardiamo su e si lavora per andare a cercare i giallorossi», si dice sicuro Pepe Reina. «Sì - conclude il portiere spagnolo - è ancora tutto aperto: abbiamo un calendario difficile ma siamo in salute e fiduciosi, possiamo giocarcela fino alla fine contro di loro».
A fine match, Simone Inzaghi non nasconde il rammarico: «Avevamo una grandissima occasione - le parole del tecnico biancoceleste - perché potevamo andare a un punto dal Napoli, avremmo potuto fare meglio ma comunque onore al Napoli.
Sapevamo che incontravamo una grandissima squadra e che che dovevamo essere perfetti. Invece abbiamo fatto qualche errore che in queste partite non ti perdonano. Il secondo gol a difesa schierata potevamo evitarlo. Guardiamo avanti ricominciando dalla reazione del secondo tempo. Con una gara a settimana l'organico è ok, difficile prevedere che in una partita ti vengono a mancare Biglia, dr Vrij e Lulic. Se il prossimo anno giocheremo in Europa la società sa che serve un organico più lungo. Ma questo quarto posto dobbiamo difenderlo con i denti».