"Where is the love?". Il luogo dell’amore è un libro possibile

Rosella Santoro
Rosella Santoro
di Laura PRANZETTI LOMBARDINI
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Giovedì 16 Maggio 2024, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 07:27

Il libro possibile” 2024, giunto alla XXIII edizione, arriva al culmine nelle giornate del 10, 11, 12, 13 luglio 2024 a Polignano a Mare (Ba) e il 23, 24, 25, 26 e 27 luglio 2024 a Vieste (Fg). In questa occasione, gli autori selezionati e le eccellenze del nostro tempo sono riuniti in Puglia. 
Oltre 250 tra i più illustri esponenti nazionali e internazionali dei diversi campi del sapere firmano le pagine della prossima edizione. In linea con l’obiettivo di stimolare un dibattito sempre più ampio e costruttivo, che coinvolga autori di fama internazionale e che includa i tanti turisti che affollano la Puglia in estate, #iLP24 ha scelto per questa edizione un tema in inglese. Ciascun ospite interverrà rispondendo alla domanda che fa da filo rosso agli incontri nelle piazze: “Where is the love?". Un tema che s’ispira al celebre successo mondiale dei Black Eyed Peas.
«Per la Regione Puglia - dichiara Michele Emiliano - promuovere, incoraggiare e sostenere annualmente Il Libro Possibile significa rispondere ad una delle più importanti sfide che abbiamo davanti a noi: far crescere il nostro territorio attraverso la conoscenza di altri mondi e culture, attraverso lo sviluppo di nuove e sane relazioni, incubando semi buoni che consentano alla Puglia di continuare ad acquisire sempre più una buona visibilità sulla scena internazionale». 

Tra le novità le lectio di Cacciari e Recalcati


Tra le novità di quest’anno, la doppia lectio magistralis affidate a intellettuali di riferimento della filosofia e della psicanalisi: Massimo Cacciari e Massimo Recalcati, che condurranno il pubblico in una riflessione collettiva sul pensiero umano, alla luce della crisi sociale in atto. Le due lectio fanno da prologo al Libro Possibile che inaugura ufficialmente il 10 luglio nella sua storica sede di Polignano a Mare e si conclude nelle Marina Piccola di Vieste che, dal 2021, accoglie gli eventi del Festival. Per il respiro internazionale è confermato, dopo l’ottimo esordio dello scorso anno, il Libro Possibile Special, la serata in lingua inglese dedicata soprattutto agli ospiti stranieri. 
Tra i protagonisti, il 23 luglio a Vieste, ci sarà Taghi Rahmani, il ‘giornalista e attivista più arrestato dell’Iran’, nonché́ marito della Premio Nobel per la Pace 2023, Narges Mohammadi. 
Rosella Santoro, quanto lavora per una macchina del genere?
«È un motore diventato sempre più grande e impegnativo. Si lavora tutto l’anno, in modo continuativo e, addirittura, da un anno all’altro. Ho già messo le basi per l’edizione del 2025. Il festival è la punta più appariscente di un lavoro che si svolge durante tutto l’anno. Le nove giornate sono, tra l’altro, la conclamazione e anche la conseguenza di un lavoro con studenti, ragazzi e bambini con l’edizione del Winter».
A cosa puntate?
«Il festival è un’attività che desideriamo diventi sempre più un momento di riflessione e dialogo, anche in un clima cordiale come quello offerto, nelle serate estive, delle due perle, Polignano a Mare e Vieste. Ma è anche una circostanza in cui si può riflettere con leggerezza calviniana sui temi fondamentali dell’attualità. Ciascun partecipante, una volta assistito all’incontro, può portare le riflessioni con sé e continuare a coltivarle al di fuori dell’evento. Oltre alla promozione della lettura, il “Libro possibile” deve essere vissuto come sollecitazione formativa per le nuove generazioni. A loro volta, le nuove generazioni restituiscono moltissimo a me, in quanto direttrice artistica, e a Giorgia Messa che, con me, segue la programmazione».
Sposterà mai la kermesse al di fuori della Puglia?
«Non sento i confini territoriali ma qui percepisco un respiro internazionale. Il festival vuole continuare a proporre un aspetto propositivo della nostra bella regione, coniugando cultura e turismo. La Puglia può essere una meta, non solo per i luoghi, l’enogastronomia, i bellissimi paesaggi, per i nostri stupendi monumenti, ma anche perché è un crocevia di cultura e dialogo. Insomma, un ponte di inclusione culturale. Nel nostro territorio non a caso, confluiscono persone di alto livello culturale, di saggisti e pensatori che vengono da altre parti del mondo».
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