Salento, cittadini creano la segnaletica privata (per divieto di sosta e proprietà privata). Il Tar ordina la rimozione

Salento, cittadini creano la segnaletica privata (per divieto di sosta e proprietà privata). Il Tar ordina la rimozione
di Pierangelo TEMPESTA
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Giovedì 2 Maggio 2024, 21:27

Strisce gialle a terra, cartelli per il divieto di sosta e indicazione “proprietà privata”. Tutto rigorosamente “fai da te”. A Gallipoli, la rimozione delle segnaletiche installate da due cittadini passa dal Tar: il tribunale amministrativo, dando ragione al Comune, ordina di fatto la cancellazione degli stalli creati a ridosso delle abitazioni dei due residenti. La riserva dei posti era stata creata sulla base di un'autorizzazione di Arca Sud Salento, ma - per Comune e Tar - andando ben oltre ciò che l'Agenzia aveva autorizzato e contravvenendo alle norme del Codice della strada.

La vicenda

L'inizio della vicenda risale al 2022, quando due residenti su via Leopardi, strada appartenente ad Arca Sud Salento non molto lontana dal lungomare della Città Bella, hanno chiesto all'Agenzia proprietaria la possibilità di delimitare con strisce bianche e con la scritta “Riservato” due spazi da adibire a parcheggi, lunghi 5 metri e larghi 2, a ridosso delle proprie abitazioni. Richiesta dettata probabilmente dall'impossibilità di trovare parcheggio vicino casa, soprattutto nel periodo estivo. Arca Sud Salento ha rilasciato l'autorizzazione, basandosi su una nota del Comune di Gallipoli nella quale gli uffici affermavano che il benestare sarebbe dovuto arrivare proprio dall'Agenzia. Quando, poi, nel mese di agosto gli agenti della polizia locale hanno eseguito un sopralluogo nella zona, hanno notato che le aree delimitate erano lunghe 12 metri e larghe 2 (7 metri in più rispetto a quanto richiesto), che le strisce erano gialle e che erano state installate palette segnaletiche con divieto di sosta, segnale di rimozione e l'indicazione “proprietà privata”, insieme al numero di protocollo della nota comunale.

Una situazione, come affermato dal dirigente della polizia locale nelle sue ordinanze di rimozione, totalmente difforme sia per quanto riguarda la segnaletica orizzontale, sia per quella verticale.

Il Comune ha evidenziato come il segnale fosse in contrasto con le disposizioni del Codice della strada, rimarcando anche che l'apposizione e la manutenzione della segnaletica stradale spetta al Comune anche sulle strade private aperte al pubblico e sulle strade locali. Nessun segnale “fai da te”, dunque, neanche su aree private. Tra l'altro, il Comune ha anche ricordato che il Codice della strada non consente la riserva di posti auto a singoli proprietari di abitazioni. Da qui l'ordine, tramesso anche ad Arca Sud Salento, di rimuovere i segnali e le delimitazioni degli stalli. Contro le ordinanze del responsabile della polizia locale, i due cittadini hanno presentato ricorso al Tar di Lecce, chiedendo l'annullamento degli atti comunali. Ma non hanno ottenuto il riconoscimento delle loro ragioni. I giudici amministrativi della seconda sezione (presidente Nino Dello Preite, estensore Paolo Fusaro) hanno infatti sentenziato che la segnaletica stradale era stata installata in assenza dell'autorizzazione del Comune, unico soggetto competente anche nel caso di collocazione di segnali su strade private aperte al pubblico, come, appunto, via Leopardi. Piena ragione all'operato della polizia locale, dunque, che ha ordinato ai residenti di rimuovere la segnaletica orizzontale e verticale.

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