Tavecchio si è dimesso

Tavecchio si è dimesso
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 20 Novembre 2017, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 14:39

Appena un minuto, questa la durata del consiglio federale convocato dal numero uno della figc Carlo Tavecchio. Giusto il tempo di comunicare alle leghe la sua decisione: mi dimetto. Un Tavecchio provato nel fisico e nell’animo: «Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato.  Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi», ha poi aggiunto ai consiglieri. Scusandosi con gli italiani per la mancata qualificazione al Mondiale in Russia. «Sono rammaricato, vado via perchè ho perso».  La conferma arriva dal numero uno degli arbitri Marcello Nicchi, primo ad uscire dalla sede di via Allegri.



IL CONTO DEI VOTI
Una decisione maturata nella notte, probabilmente forzata dall’alto. Era accerchiato l’ex presidente della Figc. Decisivo l’orientamento della Lega Dilettanti che non ci stava a fare l’ago della bilancia. La Lega Pro, per bocca del suo presidente Gabriele Gravina aveva già annunciato la sfiducia.

COSA SUCCEDE
Il Consiglio non ha avuto il “tempo” di dimettersi come chiesto dallo stesso Tavecchio. Lo statuto prevede 90 giorni di tempo per convocare nuove elezioni. In questo lasso di tempo l’ex presidente farà lo stesso da reggente curando l’amministrazione ordinaria. Intanto Io Coni ha convocato una Giunta d'urgenza per mercoledì pomeriggio come immediata contromisura alla crisi del calcio. All'ordine del giorno semplicemente «comunicazioni del presidente».

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