Doumbia, un gol contro l'ironia della Capitale:
stavolta con i telefonini si riprende la festa

Doumbia, un gol contro l'ironia della Capitale: stavolta con i telefonini si riprende la festa
di Alessandro Angeloni
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Mercoledì 29 Aprile 2015, 23:16 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 09:28
dal nostro inviato

REGGIO EMILIA - I circa cinquecento tifosi presenti al Mapei Stadium di Reggio Emilia, a fine partita cantano "ha segnato Doumbia, ha segnato Doumbia". L'ironia si sente e taglia il freddo che nel frattempo è salito insieme a qualche goccia di pioggia. L'ironia ci sta e non nasconde la gioia di tanti che aspettavano - da febbraio - di vedere il nome di Seydou comparire in qualche tabellone degli stadi italiani o quantomeno un suo tiro verso la porta. Un gol, dopo sei minuti, rompe il nulla: una capocciata quasi da fermo, con il piccolo Sansone insolito marcatore a cercare di contrastarlo. Doumbia non doveva nemmeno giocare, in formazione era previsto Keita, che prima della partita ha accusato un problema alla schiena. Da Seydou a Seydou, il risultato non cambia.



Nel riscaldamento (parola da usare con molta cautela di questi tempi) il Seydou ivoriano si stava scaldando insieme con gli undici titolari. E tutti a dire: visto, Garcia, dopo Milano, lo fa scaldare anche se non deve giocare. Riferimento ovvio, e altrettanto maligno, al (non) riscaldamento effettuato a San Siro sabato scorso e che ha fatto il giro del mondo grazie al video di un tifoso, o pesudo tifoso, per dirla alla Garcia. Invece Doumbia si stava preparando per giocare o perché c'era concreta quella possibilità. Il gol è stato festeggiato in maniera calorosa dai compagni, che evidentemente hanno capito il momento difficile dell'ivoriano.



Lui, quel gol liberatorio, l'ha quasi subìto, non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi che la palla era finita in rete, che tutti gli erano finiti addosso. Quel gol è un inizio e va festeggiato, la prestazione in generale resta rivedibile. Ma stavolta i telefonini erano accesi in modalità video solo su quella testata. "Ha segnato Doumbia, ha segnato Doumbia"... Finalmente.
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