Il sogno di capitan Lepore: «Lecce da 10mila abbonati»

Il sogno di capitan Lepore: «Lecce da 10mila abbonati»
di Tonio DE GIORGI
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Sabato 20 Agosto 2016, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 20:12
Questo Lecce regala sensazioni positive. Almeno a Checco Lepore, centrocampista e capitano della squadra giallorossa. «Quando arrivai qui nel 2009, in serie B, nel Lecce allora guidato da mister De Canio, sentivo un'aria vincente, un'atmosfera positiva», afferma, «ognuno pronto a lottare per l'altro, se un compagno non ce la faceva più, l'altro correva per lui. In quella stagione queste cose furono determinanti per la vittoria finale del campionato. Quest'anno mi sembra simile a quell'annata. Ho le stesse sensazioni e sono ottimista. Siamo partiti con il piede giusto anche tra di noi, c'è sintonia e bisogna alimentarla in maniera costante, anche durante gli allenamenti quando si deve lavorare duro e divertirsi, quando si può. La coesione del gruppo non deve mai mancare. A livello tecnico-tattico l'obiettivo è quello di migliorare sempre».

Martedì scorso ha festeggiato il 31° compleanno. Speciale quest'anno perché, professionalmente, è diventato il capitano della squadra della sua città. «C'è un precedente felice: ricevetti i gradi di capitano e vincemmo il campionato a Varese», spiega, «spero sia di buon auspicio. Per me non è una responsabilità in più, è un onore essere il capitano del Lecce, ringrazio i miei compagni, l'allenatore, la società che mi hanno consegnato la fascia di capitano».
 
Quella di Lepore sarà la voce dello spogliatoio anche nei momenti meno brillanti della stagione quando bisogna tenere ben salde le fila della squadra. E il fatto di essere un leccese doc diventa, al contrario di quanto si pensi, una spada di Damocle. «Non mi posso permettere di abbassare l'asticella», riprende Lepore. «Lo so, lo so. Conosco la gente di Lecce e so cosa pensa dei leccesi. Devo fare sempre di più, non basta fare bene. Se gioco una bella partita, per la gente ho fatto il minimo.
Qui a Lecce è così, ma lo faccio più che volentieri per me, per la squadra e la gente che viene a sostenerci ogni domenica e crede in quello che facciamo e fa la società».

Il film dello scorso campionato è ancora vivo nella memoria di Lepore e trasmette alcune regole da osservare. «Innanzitutto dobbiamo ripartire più forti dell'anno scorso quando la nostra partenza fu lenta e un po' ci ha penalizzati», ricorda. «Bisogna essere umili durante gli allenamenti e non in partita: la domenica dobbiamo asfaltare tutti, menare se gli avversari menano, correre più di loro, affrontarli sempre a viso aperto e giocare fino alla fine».
Intanto, l'avvio sembra promettente. «Grazie a coloro che c'erano prima (quattro, ndr) l'integrazione dei nuovi arrivati non è stata complicata e li abbiamo fatti sentire parte integrante del gruppo. Se devo fare un nome, su tutti, posso dire che Fiordilino mi ha fatto davvero una buona impressione: è un giocatore importante, ha personalità, tecnica, non ha paura, per me è già tanto».

La prima di campionato vedrà il Lecce impegnato sul campo del Monopoli, uno dei cinque derby pugliesi che il girone meridionale riserva quest'anno. «È capitato il Monopoli, ma un avversario diverso per noi sarebbe stata la stessa cosa», dice Lepore. «Siamo ancora al 70 per cento, io sono uno che vuole migliorarsi giorno dopo giorno. La partenza, ripeto, deve essere positiva, importante per confermare il trend fatto registrare in Tim Cup e, anche se contro il Genoa abbiamo perso, si sono potute cogliere tante cose positive». Segnali che stanno captando anche i tifosi giallorossi, i quali hanno già superato il numero di abbonamenti sottoscritti nella passata stagione. «Una bella cosa, sono sincero: spero che arrivino a quota diecimila», conclude. «Per noi sarebbe molto importante, un sogno avere diecimila abbonati al nostro fianco».
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