Verso Matera-Lecce, capitan Papini: "Sarà una battaglia"

Verso Matera-Lecce, capitan Papini: "Sarà una battaglia"
di Tonio De Giorgi
4 Minuti di Lettura
Sabato 21 Novembre 2015, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 14:25

Il traguardo più importante Romeo Papini l’ha tagliato al Via del mare, ma con una maglia diversa. Il 16 giugno 2013 con il Carpi festeggiava sotto il settore Distinti Sud Est la promozione in serie B della formazione emiliana proprio ai danni del Lecce. Dopo qualche settimana, però, sarebbe diventato un calciatore giallorosso. «Pensavo di rimanere al Carpi, invece il calciomercato mi ha portato a indossare la maglia giallorossa del Lecce», racconta il 32enne romano.



A distanza di un anno da quel trionfo, Papini ebbe la possibilità di sbarcare in B con il Lecce ma la finale play off con il Frosinone finì come tutti sappiamo. «Arrivammo con alcuni miei compagni che erano cotti - ricorda -, a differenza del Frosinone che invede andava a mille. L’anno scorso, invece, siamo mancati a livello caratteriale in alcune partite giocate in trasferta. Quest’anno stiamo migliorando, la squadra mi sembra simile, per mentalità, al primo Lecce in cui ho giocato io, con Lerda in panchina».

Oggi Papini indossa la fascia di capitano del Lecce. È stato l’ex allenatore giallorosso, Tonino Asta, a promuoverlo sul campo. «Essere il capitano è motivo di grande orgoglio, rappresento la squadra, la tifoseria, la città, è una grande responsabilità - dice -. Diciamo che la sento addosso. In verità, non è così difficile gestire questo gruppo, mi sento molto responsabilizzato, per i miei compagni sono un punto di riferimento e questo mi stimola, mi dà la carica per non essere mai abbastanza soddisfatto. Appena finisce una partita penso già alla prossima e a come caricare i compagni. In questo mi aiuta l’allenatore, in campo scendiamo anche pensando ai nostri tifosi, chi meglio di me può capire quanto hanno sofferto. A Matera vogliamo fare bene anche per loro, non so quanti tifosi ci saranno al seguito anche perché ho letto che la società lucana ha fissato prezzi un po’ alti per la categoria. È una conferma ulteriore del clima, ostile, che troveremo. Ci attende una battaglia, ragioniamo partita dopo partita, non pensiamo di avere una doppia trasferta. Intanto, cerchiamo di fare bene a Matera».

Dopo un avvio stentato, il Lecce, con Braglia in panchina, ha un’altra marcia. Quattro vittorie in cinque partite sono un segnale forte al girone C e alle concorrenti più agguerrite. «Sul piano dei risultati non possiamo che essere soddisfatti – dice -, ma non siamo ancora appagati. Nel secondo tempo accusiamo un calo e io una spiegazione me la sono data: bisogna considerare che ci sono compagni di squadra reduci da infortuni e che non hanno un’autonomia per tutti i novanta minuti. Mi permetto di fare un nome, su tutti: Moscardelli. Davide si è allenato poco a causa di qualche problemino, ma in campo ha stretto i denti. Comunque contro il Cosenza è stato diverso perché io sono convinto che è sempre una questione di testa».

Il centrocampista giallorosso entra nei dettagli. «Dovremo migliorare la gestione della palla, indubbiamente – ammette -, il nostro rendimento è a corrente alternata con picchi di bel gioco e altri meno. Più giocatori hai in forma, meglio sarà. Come vi dicevo contro il Cosenza non mi sembra sia andata così male sotto il profilo della gestione sebbene non siamo riusciti a fare il gol che ci poteva dare una maggiore tranquillità». Eppure non sono mancate le fasi di confusione e poca lucidità. «A centrocampo sbagliavamo qualche passaggio di troppo perché gestivamo male il controllo del gioco – spiega -, ma bisogna tener conto anche degli avversari. Voi pensate che vincere contro il Monopoli sia stato semplice? Guardate il risultato di sabato scorso: sono andati a vincere in casa del Foggia».

Con Braglia si è passati ad un modulo differente, ma per Papini cambia poco. «Nei movimenti, con il 3-4-3 non cambia tantissimo – conclude -, con De Feudis, inoltre, mi sto trovando molto bene, ma spero che torni presto anche Salvi, ci può dare una grossa mano e per il carattere che mette in partita siamo in ottima sintonia».