Lecce, ritmi da prima della classe
«E ora vinciamo con la Casertana»

Lecce, ritmi da prima della classe «E ora vinciamo con la Casertana»
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 6 Novembre 2017, 11:45
LECCE - È bastato fare un giro sui vari forum che ospitano i commenti dei tifosi del Lecce per rendersi conto che l’aria che tira attorno alla squadra giallorossa è decisamente cambiata rispetto al passato. In altri tempi, un pareggio conquistato in rimonta sul campo dall’ultima in classifica, e per giunta con un gol segnato nei minuti di recupero, avrebbe fatto alzare un polverone incredibile con aspre critiche rivolte un po’ a tutti, ai calciatori, all’allenatore e anche alla società, chiamata con largo anticipo a pensare agli acquisti da fare nella sessione invernale di calciomercato per rinforzare l’organico.
Tutto questo - per fortuna del Lecce - non è avvenuto dopo l’1-1 di Andria acciuffato al 92’ grazie alla straordinaria inzuccata del giovane difensore centrale Riccardi, classe 1996, ben assistito nella circostanza da capitan Lepore. Ciò rappresenta un salto di qualità anche dell’ambiente che circonda la squadra: tutti, anche se un po’ a fatica, si sono calati totalmente nella difficile realtà della vecchia e tanto odiata serie C riponendo nel cassetto i ricordi dei tanti campionati giocati in serie A e in B.
La serie C, purtroppo, è questa. Non ci sono partite già segnate ancor prima di scendere in campo come dimostra ad esempio anche la sfida tra Siracusa e Paganese che ha preceduto di poche ore quella tra andriesi e salentini. Prima del fischio d’inizio infatti in pochi avrebbero scommesso sulla vittoria della formazione salernitana, fanalino di coda e tra l’altro costretta a rinunciare nel corso del riscaldamento pre-partita a ben due titolari per infortunio, sul campo della terza forza del girone C. E invece è accaduto ciò che stava per accadere pure ad Andria dove il Lecce ha giocato una delle peggiori partite della gestione-Liverani e nonostante tutto è riuscito a tornare a casa con un risultato positivo, il nono di fila compreso il successo con il Rende ottenuto però sotto la precedente gestione tecnica.
Con il sorriso sulle labbra e con una serenità disarmante, nei commenti del post-partita mister Liverani ha reso meno amara la serata andriese prima con una simpatica battuta “Cos’è successo? Niente di particolare, il problema è che vi abbiamo abituati bene...” e poi ha spiegato che “capita di pareggiare contro l’ultima in classifica, una partita storta ci può stare”. Sacrosanta verità anche se, va detto, il Lecce allo stadio “Degli Ulivi”, pur non brillando sul piano del gioco e dell’efficacia offensiva come nelle precedenti uscite, ha presentato due volti: Nel primo tempo la squadra giallorossa è stata padrona della situazione, ha sfiorata la rete in due occasioni prima con Mancosu e poi con Di Matteo, ed ha concesso agli avversari soltanto tiri dalla ounga distanza peraltro tutti terminati fuori dallo specchio; nel secondo tempo invece Lepore e compagni hanno dato subito l’impressione di essere rimasti negli spogliatoi tant’è che la prima avvisaglia di ciò che stava per accadere c’è stata già dopo una trentina di secondi con il solito Lattanzio che ha costretto Perucchini alla deviazione in corner. Ma dopo pochi minuti il Lecce è andato sotto al termine di una serie di errori a catena, l’ultimo di Riccardi che ha spalancato le porte per la fuga vincente di Lattanzio.
A quel punto, la squadra di Liverani avrebbe dovuto dimostrare la sua superiorità tecnica e invece si è lasciata prendere dal nervosismo per l’atteggiamento ostruzionistico degli avversari - peraltro legittimo - rischiando più volte di subire anche il raddoppio dei padroni di casa vicini al gol con Rada e Lattanzio. Contrariamente a quanto accaduto nelle partite precedenti, questa volta le sostituzioni non hanno inciso sulla prestazione della squadra e così c’è voluta una iniziativa personale del più giovane dei giallorossi in campo, Davide Riccardi, per evitare la seconda sconfitta della stagione dopo quella di Catania.
Ecco, proprio in coda il Lecce ha lanciato un segnale alle rivali nella corsa per la conquista del primo posto in classifica e quindi della promozione diretta in serie B: la squadra allenata da Fabio Liverani non molla mai, neanche nelle giornate in cui è protagonista di un inatteso black out. In tal senso è significativo il gol realizzato da Riccardi, un difensore centrale portatosi in attacco, giunto proprio nella fase della partita in cui in campo erano presenti fior di attaccanti come Caturano, Di Piazza, Torromino e poi ancora specialisti del gol del calibro di Mancosu, Pacilli e Lepore. Il segno del destino di un campionato che continua a regalare emozioni, soprattutto ai tifosi leccesi che si godono il primo posto in classifica con cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici.
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