Pacilli, Tsonev e Caturano: tre perle per spingere il Lecce al primo posto. I giallorossi vincono in casa della Juve Stabia per 2-3, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di due gol. Una ripresa, quella giocata dai giallorossi di Padalino al "Menti", semplicemente straordinaria. Così il Lecce dal - 6 in classifica sulla Juve Stabia, maturato nei primi 45 minuti di gioco, riconquista fiducia e vetta. Vetta dove trova posto il Foggia (1-0 col Catanzaro) ma non il Matera (ko nella sfida di Andria).
Stadio strapieno di tifosi per quello che era stato etichettato come un passaggio cruciale del campionato. Si parte con il primo brivido di Caturano. Il Lecce sembra in palla, ma è solo illusione perché Kanoute piazza il colpo del primo gol e la Juve Stabia passa in vantaggio. Giallorossi che stentano a organizzare una convincente offensiva. Meccanismi arrugginiti e poche idee in campo. Al 38' i padroni di casa piazzano il colpo del 2-0 e il Lecce barcolla. Stenta a ritrovarsi ma ci prova con una pungente controffensiva di Torromino che va in gol, ma l'arbitro annulla per fuorigioco.
Il "Menti" è una bolgia. Il Lecce è all'angolo, incapace di reagire, incapace di dire qualcosa.
Nella ripresa, sotto di due gol e con la tegola-Cosenza (prende il giallo per fermare l'indiavolato Kanoute) che salterà per squalifica il derby di domenica a Taranto (ore 20.30). Ma qualcosa di diverso nel secondo tempo il Lecce lo fa vedere subito. Si fa apprezzare per determinazione e coraggio. Alza il ritmo, presidia gli spazi e costruisce con precisione chirurgica l'azione che poco prima del 60' di fatto riapre la partita, con Pacilli: gran tiro palla sul palo interno e gol. Il vento del match cambia e questo lo si intuisce subito. La Juve Stabia che pure era sembra irresistibile riesce a malapena a opporre resistenza. Cerca di raffreddare l'impeto dei giallorosi con falli tattici e con i due palloni mandati in campo con l'ovvio scopo di perdere tempo e togliere concentrazione ai salentini. Giochetti che non bastano, il Lecce c'è e lo dimostra costruendo il 2-2 con un sensazionale colpo di Tsonev dopo l'ubriacante zig-zag di Doumbia nel cuore della difesa della capolista. Ma lo show va avanti con il tiro di Lepore, un assist per Caturano che torna al gol (sono 9) in quella che fino ad oggi è sicuramente (per i giallorossi) la vittoria importante del campionato.
Il Lecce vince ma nel finale c'è solo la rabbia e le contestazioni dei padroni di casa. Ora il Lecce affianca in vetta la Juve Stabia insieme con il Foggia che ha battuto il Catanzaro. Segue, a tre punti di distacco, il Matera sconfitto dalla Fidelis Andria.
IL TABELLINO
Juve Stabia (4-3-3): Russo; Cancellotti, Morero, Atanasov, Liotti; Izzillo, Capodaglio, Mastalli; Kanoutè (38’st Marotta), Ripa (17’st Del Sante), Sandomenico (26’st Lisi). A disp: Bacci, Amenta, Zibert, Camigliano, Salvi, Petricciulo, Esposito, Rosafio, Montalto. Allenatore: Fontana.
Lecce (4-3-3): Gomis; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa, Contessa; Lepore, Fiordilino, Mancosu (7’st Tsonev); Pacilli (30’st Arrigoni), Caturano, Torromino (23’st Doumbia). A disp: Bleve, Chironi, Vutov, Freddi, Drudi, Vinetot, Maimone, Ciancio, Persano. Allenatore: Padalino.
Arbitro: Balice di Termoli.
Marcatori: pt, 5' Kanoute, 38' Inzillo; st, 14' Pacilli, 24' Tsonev, 45' Caturano.
Note: cielo coperto, terreno di gioco in erba artificiale. Ammoniti: Cosenza, Lepore e Caturano. Recupero: 0’pt, 4’st.
GLI INCONTRI DI OGGI
Akragas - Messina 0-0
Casertana - Siracusa 2-0
Vibonese - Melfi 1-1
Virtus Francavilla - Catania 1-0
Cosenza - Monopoli 2-1
Fondi - Paganese 3-1
Juve Stabia - Lecce 2-3
Reggina - Taranto 2-2
Fidelis Andria - Matera 1-0
Foggia - Catanzaro 1-0
LA CLASSIFICA
Lecce 29
Juve Stabia 29
Foggia 29
Matera 26
Cosenza 23
Virtus Francavilla 21
Fondi (-1) 20
Casertana 20
Monopoli 19
Fidelis Andria 18
Catania (-7) 15
Messina 14
Siracusa 14
Paganese 14
Vibonese 14
Akragas 14
Taranto 12
Reggina 12
Melfi (-1) 11
Catanzaro 9