Il Taranto in emergenza all'assalto del Catania

Il Taranto in emergenza all'assalto del Catania
di Mimmo CARRIERI
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Domenica 2 Ottobre 2016, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 20:31
Di nuovo Taranto-Catania, dopo quattordici anni. Questa sera alle 20,30, però, la posta in palio non può essere di rivincita: allora il bottino pieno significava sbarcare in serie B, questa volta ci si gioca salute, fiducia, crescita. Deve migliorare il Taranto, che deve salvarsi e che con 8 punti in sei giornate è perfettamente in linea con gli obiettivi stagionali; deve iniziare un percorso di rilancio definitivo, al contrario, il Catania, che ha annullato i 7 punti di penalizzazione (ora è nella casella 0 in graduatoria) ma che ha finora faticato ad imporsi, evidenziando una certa non coerenza rispetto all’organico di cui dispone, un collettivo che per valori individuali può ritenersi di categoria superiore. La vittoria di una della due oggi, dunque, serve a ben altro rispetto a quella ‘maledetta’ finale play-off del 9 giugno 2002.

Al rabberciato gruppo ionico, decimato dagli infortuni tutti concentrati in difesa, andrebbe più che bene anche un pari, occorre dirlo. Tuttavia agli ionici serve una prestazione che non sia solo difesa e (forse) contropiede, ma che rimandi appunto ad un progresso nel gioco, nella fase di possesso, nel tasso di pericolosità. Non sarà facile perché la trasferta di Foggia, con gli infortuni di Stendardo ed Altobello, ha minato proprio quelle certezze che la squadra si era creata da quando è a lavoro al completo (poco più di un mese), cioè la solidità difensiva negli uomini e negli schemi. Si può a giusta ragione chiamare emergenza, perché accanto agli acciacchi dei titolari occorre sommare le defezioni dei rincalzi per quei ruoli, Albanese e Russo che hanno ripreso a lavorare in settimana ma che non sono ancora pronti per giocare dall’inizio.
In settimana Papagni ha dovuto, per la prima volta dall’inizio del campionato, lavorare di buon senso e di ‘fantasia’, dovendo in questo senso inventarsi una riga arretrata che possa reggere all’urto dell’attacco avversario, già fortissimo soprattutto con Calil (che galleggia tra le linee) e Paolucci (tanta serie A alle spalle), e che possa allo stesso tempo conferire all’intera squadra quelle sicurezze che fino a domenica scorsa fornivano Stendardo e Altobello. Alla fine di tutti i ragionamenti fatti, il tecnico ha scelto la soluzione più logica: riporterà De Giorgi più indietro, Nigro (mediano) adattato come centrale puro e Pambianchi nel suo solito sul centro-sinistra. Lo spostamento di De Giorgi ha aperto alcune opzioni per la fascia destra: Cedric e Balzano sono stati in ballo fino alla rifinitura di ieri, ma alla fine dovrebbe essere il secondo il prescelto per scendere in campo dall’inizio.

Non è stata semplice neppure la composizione della linea di centrocampo: Garcia è certo di giocare sulla corsia sinistra, mentre al centro Bobb agirà accanto a Lo Sicco, ma con Sampietro che potrebbe soffiare a quest’ultimo il posto magari nelle decisioni dell’ultim’ora. A prescindere dalla gestione delle assenze, la vera novità sta nell’utilizzo dal primo minuto di Alessio Viola, che davanti farà coppia con Magnaghi e con Bollino alle spalle nelle vesti di rifinitore e di quinto centrocampista al tempo stesso.

Il Catania oscilla tra il 4-3-1-2 ed il 4-3-3, messo in campo da un tecnico, Rigoli, che è in seria discussione e che con una sconfitta oggi potrebbe davvero rischiare la panchina. I siciliani sono alla terza partita in sette giorni, per effetto del recupero (della terza giornata) pareggiato mercoledì sera in casa contro il Fondi. Hanno finora collezionato 7 punti in otto gare, subendo poco ma allo stesso tempo segnando pochino, specie se si considera il potenziale rossazzurro tanto a centrocampo che in attacco. Scoppa e Biagianti in mezzo, Calil e Paolucci in avanti sono gli elementi di maggiore pericolosità. Sugli spalti ci sarà molta gente, malgrado la prevendita sia stata autorizzata da venerdì in poi, con trasferta vietata ai tifosi etnei. Entrambe hanno bisogno di vincere, ma da tutte e due ci si aspetta un’inversione di tendenza nel gioco. 


GLI INCONTRI DELLA GIORNATA

Akragas - Catanzaro 0-0
Melfi - Siracusa 2-2
Massina - Paganese 0-2
Monopoli - Fondi 1-0 
Matera - Foggia 1-1 

Casertana - Fidelis Andria (alle 20.30)
Cosenza - Virtus Francavilla (alle 20.30)
Juve Stabia - Vibonese (alle 20.30)
Lecce - Reggina (alle 20.30)
Taranto - Catania (alle 20.30)

LA CLASSIFICA

Foggia  19
Lecce  16
Matera  15
​Juve Stabia  13
Monopoli  11
Cosenza  10
Casertana  10
Akragas  9
Fondi (-1)  8
Taranto  8
Reggina  7
Fidelis Andria  7
Messina  7
Paganese  6
Virtus Francavilla  4
Vibonese  4
Catanzaro  4
Melfi  (-1)  4
Siracusa  3
Catania (-7)  0
 
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