Taranto, la salvezza passa dalla Calabria

Taranto, la salvezza passa dalla Calabria
di Mimmo CARRIERI
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Domenica 20 Novembre 2016, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 18:31
Chissà se la rabbia e la grinta che ieri Prosperi aveva in conferenza stampa troverà spazio, prestazione e risultato oggi (ore 18,30) a Reggio Calabria, quindi riuscirà a trasferirsi alla squadra: «Nonostante la sconfitta con il Francavilla sia stata una mazzata, ho visto bene i ragazzi in allenamento. Stanno rispondendo ai carichi di lavoro e sono vogliosi di andare a fare risultato», ha detto ieri, assumendosi la piena responsabilità del momento e stigmatizzando le critiche. «Fanno parte del gioco delle parti - ha commentato stizzito - anche se ho letto molte stupidaggini, alcune al solo scopo di fare male al Taranto».

Curioso come il suo collega Zeman, trainer della Reggina, abbia detto più o meno le stesse cose a 500 chilometri di distanza nello stesso momento, dichiarando anch’egli che gli amaranto sono pronti al riscatto. Perché quella di oggi sarà una partita tra obbligate a vincere e perché probabilmente dall’esito della sfida del “Granillo” dipenderà il futuro dei due allenatori. Prosperi prima stempera i temi legati alla classifica poi ammette: «Certo adesso la graduatoria si è fatta preoccupante, ma la stagione è ancora lunga ed io sono convinto che questa squadra riuscirà a far bene, perché rivedendo la gara di lunedì scorso, che pure non abbiamo giocato al meglio, abbiamo noi regalati gli episodi decisivi che hanno permesso alla Virtus di vincere. Errori che abbiamo analizzato e su cui abbiamo lavorato».

Amnesie che segnalano un Taranto non sempre concentrato e che spesso si perde: «Anche la concentrazione va allenata», ha detto il tecnico che oggi siederà ancora in panchina per effetto di una proroga alla deroga concessa dagli organi competenti. Prosperi non ha fornito alcuna indicazione sulla formazione da opporre alla Reggina, se non l’ennesima esclusione per infortunio di Stendardo: «Abbiamo deciso assieme al medico di non rischiarlo, da lunedì salvo complicazioni Stendardo sarà nuovamente a disposizione». La perdurante defezione dell’ex Andria non suggerirà alcun cambio di modulo, il Taranto di questa sera sarà ancora schierato con il 3-4-3: «Si può cambiare, ma io non sono incline agli stravolgimenti ed inoltre modificare le abitudini è una cosa possibile solo nel tempo, dopo aver provato tante soluzioni».

Anche in questo caso dichiarazione del tutto analoga a quella contemporanea di Zeman: «Giocheranno gli stessi di Melfi, eccetto per un paio di variazioni». Che in casa calabrese riguarderanno l’utilizzo di Carpentieri in attacco al posto di Oggiano e di Gianola in difesa in sostituzione dello squalificato De Bode. Vigilia criptica invece in casa Taranto. La formazione iniziale si può solo ipotizzare: Maurantonio tra i pali; Altobello, Russo e Pambianchi in difesa; De Giorgi e Langellotti sugli esterni, con Pirrone e Nigro centrali; davanti Balistreri, affiancato da Bollino e dall’ex di lusso Alessio Viola. Tutti gli altri, tranne Stendardo e Cedric in panchina. La Reggina risponderà con il 4-3-3 con un alert: in settimana i calciatori dello Stretto hanno più volte provato il 3-5-2 perché nel ragionamenti tattici pensano che possa essere il sistema di gioco che più potrebbe mettere in difficoltà il Taranto. Dalla gara dipendono molti destini. Diretta streaming su Sportube.tv. 
 
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