Sticchi Damiani: «Lomonaco, occupati del Catania»

Sticchi Damiani: «Lomonaco, occupati del Catania»
di Lino DE LORENZIS
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Venerdì 17 Novembre 2017, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 11:16
Presidente Sticchi Damiani, ha letto le dichiarazioni dell’Ad del Catania, Pietro Lomonaco, che in una intervista ha tirato nuovamente in ballo il Lecce?
«Si ho letto tutto. Io sono abituato a guardare in casa mia, abbiamo ancora tanto da migliorare ed ogni giorno cerchiamo di crescere non solo sul piano tecnico ma anche nell’organizzazione del club. Vedo che Lomonaco parla spesso del Lecce, lo invidio, vuol dire che a casa sua è tutto perfetto e può occuparsi degli altri».
Non ritiene però che il dirigente del Catania abbia fatto delle insinuazioni sul regolare svolgimento di Siracusa-Lecce?
«Non lo so, sicuramente posso dire che Siracusa-Lecce è stata una partita fantastica, uno spot per la Lega Pro. I tifosi del Siracusa, con grande civiltà, hanno battuto le mani ai propri giocatori per aver disputato una grande partita, nonostante la sconfitta, ed ai giocatori del Lecce per la splendida prestazione e per il gol di Tsonev, un vero capolavoro; mi dispiace che non sia piaciuta a Lomonaco. Però se il dirigente del club etneo con le sue dichiarazioni intendeva mettere in dubbio il regolare svolgimento della gara lo invito ad andare domani mattina a denunciare tutto, senza perdere nemmeno un secondo, così come faremo noi tutte le volte in cui si parlerà a sproposito del Lecce».
E se invece fosse solo una strategia messa in atto per danneggiare l’avversario più temibile, il Lecce, nella corsa per la vittoria del campionato?
«Io non credo che i campionati si vincano con le strategie o le chiacchiere dei dirigenti, a meno che il sistema non sia permeabile a queste cose, ma sono sicuro che non sia così».
Parliamo allora della squadra giallorossa che ha infilato undici risultati utili consecutivi, gli ultimi dieci sotto la gestione tecnica di Liverani.
«Faccio i complimenti a tutti, indubbiamente si tratta di un ciclo importante in cui la squadra si è comportata davvero molto bene. Però questo vuol dire ancora poco, nel senso che la strada che resta da percorrere è ancora lunga. Di sicuro, in questo periodo sono emersi tanti pregi e anche qualche difetto del Lecce che lo staff tecnico sta cercando di eliminare attraverso il lavoro quotidiano sul campo. Mister Liverani è stato bravo a valorizzare praticamente tutto l’organico puntando anche su quei calciatori che per un motivo o per un altro in precedenza non avevano avuto la possibilità di poter dimostrare il proprio valore».
 
State già pensando al mercato di gennaio per puntellare l’organico in vista della volata finale?
«Guardi, dovessero emergere da qui a gennaio delle lacune strutturali certamente la società si farà trovare pronta, i tifosi possono stare tranquilli. Credo però sia ancora troppo presto per parlare di mercato, mancano ancora sette partite alla fine del 2017. Posso dire comunque che siamo convinti che questo organico, che già sta facendo benissimo, possa crescere ancora ed in cuor mio spero che questo blocco di calciatori possa essere protagonista sino alla fine senza la necessità di dover cambiare nulla».
A proposito del tecnico, che rapporto ha con Liverani?
«Ottimo. Sotto l’aspetto tecnico avevamo avuto ampie garanzie da parte del nostro direttore sportivo Meluso, poi abbiamo scoperto anche l’uomo che sin da subito ha dimostrato di essere sereno, leale e trasparente. L’ho apprezzato perché si è messo in discussione: avesse aspettato ancora un po’ sicuramente si sarebbe accasato in serie B o addirittura in serie A, invece ha accettato con entusiasmo di venire ad allenare il Lecce, in serie C, e per questo lo ammiro ancora di più».
C’è qualcosa di Liverani-allenatore che l’ha colpita in modo particolare?
«Sì, la forza di fare scelte coraggiose per il bene della squadra. Senza guardare in faccia a nessuno. Liverani non ha alcun pregiudizio, per lui partono tutti alla pari e questo i ragazzi lo hanno capito e lo seguono con grande impegno e spirito di gruppo».
Torniamo all’attualità e alla sfida di sabato contro la Reggina. Sulla carta è una partita alla portata del Lecce ma il pari sofferto di Andria invita alla massima prudenza...
«Posso assicurare che il Lecce non ha preso sottogamba la gara di Andria. Quella sera abbiamo trovato sulla nostra strada un avversario che in casa dà fastidio a tutti e nonostante tutto abbiamo ottenuto un risultato positivo. Ora ci prepariamo ad affrontare la Reggina con la stessa umiltà e consci del fatto che i calabresi verranno qui a giocarsi la partita della vita, come è giusto che sia. Loro tra l’altro avranno il vantaggio di aver riposato la settimana scorsa mentre noi al momento siamo costretti a fare i conti con l’infermeria affollata. Confido però nella voglia di allungare la striscia di risultati positivi dei nostri ragazzi».
Presidente, un’ultima domanda sulla società: qual è lo stato di salute del club giallorosso?
«La società è sanissima, sono state saldate tutte le pendenze del passato ed entro la fine di questa stagione finiremo di pagare anche gli incentivi all’esodo di tutti quei calciatori in esubero. Dovessimo andare in B ci presenteremmo in una situazione economica tranquilla. Le cariche? Saranno formalizzate nel prossimo cda, mi consenta però di dire che in questo club la carica è relativa, facciamo squadra lavorando tutti insieme per il bene del Lecce».
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