Taranto, debutto vincente davanti a settemila tifosi

Il pallone del pareggio calciato da Magnaghi
Il pallone del pareggio calciato da Magnaghi
di Mimmo CARRIERI
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Giovedì 18 Agosto 2016, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 13:43

TARANTO – Nella fine e nell’inizio l’alba di un’altra storia: la gioia finale è per la vittoria, le sensazioni della serata e per la percezione di un altro calcio, quello professionistico; l’urlo che ha salutato l’ingresso in campo delle squadre sa invece di liberazione, di punteggiatura sonora ed emotiva di un passato che si vuole definitivamente lasciare alle spalle.
Il debutto del Taranto è vincente: per quanto la gara di coppa sia poco più di un’amichevole ed i rispettivi organici incompleti e precari (nella condizione e nella struttura), il successo di ieri sera sul Melfi fa comunque bene, aiuta a crescere, a lavorare in serenità. Quel grido, quei seimila paganti nel caldo umido dello “Iacovone”, quella frustrazione abbandonata hanno poi un valore assai significativo per l’ambiente e la città; rappresentano una traccia su cui lavorare, pianificare, raccogliere, non solo in termini di risultati. Ma di questo si parlerà ampiamente nel corso dell’intera stagione. La cui partenza ufficiale di ieri sera ha fornito una prima versione tra formazioni pari grado, due ripescate che avranno bisogno di rinforzi, affiatamento e lavoro duro per stare a galla nel girone più difficile e intrigante della terza serie.
Papagni propone il ‘suo’ 3-5-2, immettendo molti under e mostrando un calcio ipotizzato sulla compattezza e la corsa, le spizzate ed i cambi di gioco repentini, rintuzzando in ripartenza. Naturalmente si tratta di spunti di manovra ancora tratteggiati e poco definiti, anche perché quanto visto in campo corrisponde alle lacune ancora da colmare sul mercato: due centrocampisti di solidità e personalità, uno in regia un altro sul centro-sinistra; almeno un altro attaccante con i parametri del professionismo, ed esterni dinamici. Su questo fronte la società sta lavorando. La difesa è invece già quella del campionato e la resa pare dimostrarlo.
Il Melfi ha molti tratti in comune nell’analisi, tra cui il modulo speculare, cui devono aggiungersi un paio di considerazioni: parte lento, imballato e lungo, progredisce nel corso del match, a differenza degli ionici che iniziano con smalto e intensità, prima di disunirsi un po’ e di capire una volta di più di aver bisogno di uomini che fanno gioco. Cronaca godibile nella prima frazione, anche perché solcata da almeno due lampanti occasioni che i rossoblù sciupano in avvio. Dopo soli 4’ Langellotti riparte innescato dal vivace Bollino ed assiste Balistreri (terminale di sponda), il quale si libera e spara sui piedi del portiere; più ghiotta ancora la palla-gol che Potenza, in solitudine, alza di piatto destro sulla traversa. Nei primi 20’ solo Taranto: al 19’ un traversone su punizione di Potenza (attivo), trova Balistreri abile nella girata aerea, con Gragnaniello che appoggia in corner. De Giorgi prima della mezzora prima gira alto in mischia, poi dalla distanza impegna l’estremo lucano. Gli ultimi 10’ del primo tempo sono di marca melfitana: Maurantonio ribatte una botta di Fazio; poi al 40’ si ripete su Bruno, prima che Pioggia sprechi a porta vuota.
Ripresa aperta dai cambi tattici: Papagni inserisce Sampietro e Magnaghi per Fanelli e Langellotti, virando al 3-4-1-2 con Potenza largo a sinistra: insomma vuole conferire imprevedibilità e alzare le linee di passaggio. Il trainer tarantino ne trae maggiore freschezza, ma le occasioni latitano ed il Melfi arretra ad esclusiva gara di attendismo attivo. Trovando il vantaggio su errore ionico: corner, Maurantonio non trattiene (papera) e De Vena segna in rovesciata a porta vuota. La gioia lucana dura poco: Magnaghi, 3’ dopo, si gira e scarica un destro violentissimo che buca lo sguardo a Gragnaniello (sorpreso) e si insacca: gran gol. Ma mai quanto la prodezza che consegna il successo: punizione dalla trequarti di Sampietro, girata al volo di Magnaghi e palla all’incrocio. La nord impazzisce.
Il Taranto adesso riposa. Giocherà mercoledì prossimo, 24 agosto, a Fondi sempre in coppa. In attesa di completarsi e di iniziare il campionato. La nuova storia insomma.

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