Da canestro a canestro
una bomba a fil di sirena

Da canestro a canestro una bomba a fil di sirena
di Francesco PECERE
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Martedì 23 Gennaio 2018, 22:12 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 10:03
OSTUNI – Come in un film, qui però è tutto vero. Simone Baraschi, difficilmente nella sua vita dimenticherà quello che è accaduto domenica sera nel PalaLosito di Corato. Lui, ha trasformato in quattro centesimi di secondo, una sconfitta in una vittoria, con una bomba da canestro a canestro che lo ha incoronato personaggio del momento.
La storia sembra disegnata dal più fantasioso dei registi. A 4’’ dal termine Corato ed Ostuni sono in parità 102-102 dopo una gara segnata da spettacolo, agonismo e tanto calore sugli spalti.
La palla è in mano ai padroni di casa che sfruttano l’occasione ed infilano il canestro del 104-102. Sembra finita. Il cronometro segna 0,4 secondi (quattro centesimi di secondo) praticamente un’inezia. Kasongo batte velocemente la rimessa per Baraschi che prende la sfera e la scaglia verso l’altra parte del campo centrando incredibilmente il canestro avversario e decretando la vittoria dell’Ostuni.
«Da due notti ormai mi sveglio e ripenso a quel momento», ammette Baraschi, «ricordo solo di aver visto il cronometro e di aver lanciato il pallone senza pensarci un attimo. Ricordo la traiettoria del pallone che sembrava incredibilmente giusta. Poi sono stato sommerso dalla gioia dei compagni e dei tifosi, insomma da quel momento in poi non ricordo più niente».
Baraschi non sta nella pelle per un canestro incredibile che può essere una ulteriore svolta nella stagione della Cestistica. «Ad ottobre abbiamo svoltato con l’arrivo di coach Romano che ci ha fatti diventare un gruppo unito», continua Baraschi. «So bene che 99 volte su 100 quella palla si spegne senza finire nel canestro ma quella traiettoria incredibile è l’emblema di una squadra che per tutta la gara non ha mai mollato neanche quando si è trovata sotto di dieci punti contro una squadra che condivideva il primo posto con il Ceglie».
A proposito dei cugini cegliesi. Il canestro di Baraschi ha fatto un gran favore anche al Ceglie, ora capolista solitaria del girone. «Effettivamente, abbiamo fatto un regalo anche a loro», dice ironicamente Baraschi, «ma contiamo di riprenderci quei due punti nello scontro diretto in programma ad Ostuni l’11 febbraio. Vincere a Corato ci ha confermato che possiamo giocarcela con tutte e che diremo la nostra fino al termine della stagione».
 
Baraschi sin dall’inizio della stagione è rimasto stregato dal calore e dall’attaccamento dei tifosi ostunesi alla squadra di basket. «Essere seguiti dai tifosi organizzati in tutte le trasferte è incredibile e ti fa capire che stai lottando per qualcosa di importante per questa comunità», continua l’ex giocatore dell’Aprilia, «d’altronde conoscevo Ostuni per l’amicizia con Donato Avenia. Ho visto tutti i filmati delle imprese firmate in quegli anni ed ho capito che Ostuni non è una piazza come tutte le altre».
E domenica prossima, nel giorno del suo 25° compleanno, Baraschi proverà a spingere la Cestistica verso un’altra vittoria importante.
 
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