Taranto, con il Foggia serve un miracolo

Taranto, con il Foggia serve un miracolo
di Mimmo CARRIERI
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Sabato 11 Febbraio 2017, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 14:50
Con il mercato in corso e le scelte della vecchia gestione tecnica, l’elenco dei convocati per le gare di campionato, in casa Taranto fino ad appena una settimana fa, diventava ogni settimana una specie di indovinello. 
Questa volta il primo segno di stabilità, al netto delle non perfette condizioni di quattro-cinque elementi, è dato proprio dalla decisione di Ciullo di convocare tutti, anche quelli che probabilmente non giocheranno perché messi ko dagli acciacchi. Unico non presente nel novero dei convocati sarà il laterale sinistro Som, che non si è allenato per sottoporsi a cure mediche. La vigilia non ha svelato nulla circa le modalità con cui affrontare oggi pomeriggio (ore 14,30) il Foggia di Stroppa. La novità arriva dal via libera per l’impiego dell’argentino Cobelli che partirà dalla panchina.

Ciullo ha provato due sistemi di gioco, il ‘suo’ 4-4-2 ed il 4-3-3, e fino a ieri non aveva assunto una convinzione definitiva, forse sperando nel recupero in extremis di qualcuno. Sono a rischio: Stendardo, Nigro ed Emmausso; Potenza non è ancora in grado di partire dall’inizio, per cui siederà in panchina per trovare eventuale spazio in corso d’opera.
Così come in panca si rivedrà Francesco Pirrone, dopo due mesi di trattamento tecnico riservato ai margini del gruppo. Dunque primo nodo che il fischio d’inizio scioglierà è quello del modulo: alla fine Ciullo dovrebbe optare per il 4-3-3, probabilmente per dare maggiore copertura alla difesa, che quasi certamente sarà ancora orfana di Stendardo; in secondo luogo perché con Potenza a mezzo servizio, gli elementi abili alla fase offensiva sono più funzionali al sistema con il tridente. Il rischio under, se così si può definire, verrà preso al centro della difesa, dove Magri verrà confermato (aveva già giocato ad Andria), anziché immettere Di Nicola, ad esempio, a sinistra per sopperire alla defezione di Thomas Som. 

Sulla corsia mancina verrà dirottato Pambianchi, che non ha il passo dell’esterno ma ha esperienza per fronteggiare i fortissimi laterali avanzati dei dauni. Il centrocampo è quasi obbligato: se Nigro non ce la fa, agiranno Maiorano e Lo Sicco come intermedi, con Guadalupi in regia. In attacco: senza Emmausso (distorsione alla caviglia), ci sarà spazio ancora per Magnaghi con Viola e Paolucci ai suoi fianchi. Il possibile ballottaggio per il portiere verrà risolto a favore di Maurantonio. Riepilogando: Maurantonio, appunto, tra i pali; De Giorgi, Altobello, Magri e Pambianchi comporranno la linea difensiva; Maiorano, Guadalupi e Lo Sicco saranno i tre mediani soprattutto di protezione; Viola e Paolucci agiranno ai lati di Magnaghi. Ci sono, naturalmente, opzioni da considerare in corso d’opera. Il Foggia, sul fronte opposto, lamenta molte assenze per infortunio: Angelo, Empereur, Rubin. Il 4-3-3 di Stroppa è talmente ricco di qualità, alternative e profondità di organico, che due big come Vacca e Sarno potrebbero accomodarsi tra i rincalzi per dare corso ad una specie di turnover. La differenza tecnica e di classifica tra le due compagini è abissale, il Taranto dovrà cercare di compensarla con la grinta e le motivazioni nuove.

Davanti sono da tenere d’occhio Mazzeo e Chiricò, in mezzo Agnelli, Agazzi e Deli. Naturalmente la vittoria è una specie di ossessione per i rossoblù, impelagati in zona play out ed a caccia di certezze e di punti. La possibilità di sfruttare il fattore campo è poi fondamentale per nutrire speranze concrete di permanenza senza spareggi. L’ambiente è in una specie di perenne attesa, ora appena rifocillata dal cambio di allenatore che rappresenta una specie di ultima spiaggia per sperare di vedere all’opera una squadra efficace e brillante anche sotto il profilo offensivo, ma soprattutto rinfrancata nello spirito, quasi sempre apparso al di sotto delle reali possibilità. Ci sono 90’ da giocare per provare a vincere. Operazione difficilissima nelle condizioni attuali. Sugli spalti si prevedono 3.500 spettatori, forse pochi data la tradizione di questo derby, ma comunque un numero sufficiente a dare spinta e orgoglio.
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