«Ogni gara all'Olimpiade è una sensazione forte: non ho mai avuto un incidente, ma è veramente traumatico. Se mi ritiro dopo Rio? Non lo so. Ho ancora una gara e sono concentrato su questa, lo devo a me stesso. Devo provarci fino in fondo, non so se sarà l'ultima». Campriani pensa al ritiro alla fine dei Giochi brasiliani. Il 28enne tiratore azzurro ne parla dopo il settimo posto nella carabina 50 metri, anche se la sua ultima gara a Rio è nella carabina 50 metri 3 posizioni in programma domenica. «Sono sedici anni che faccio questo sport, ci sono stati tanti periodi difficili e tante gioie, ma ogni gara è una sofferenza», ha spiegato Campriani, che pochi giorni fa ha bissato l'oro di Londra nella carabina 10 metri aria compressa. «La prima notte dopo l'aria compressa non ho dormito e qualsiasi cosa, dal sapore della barretta mangiata ad ogni momento della gara, mi scatenava sensazioni forti e il battito ripartiva.
C'è un'adrenalina dietro, dei flashback che tornano con violenza: ora devo un pò scaricarmi. Mi ha fatto bene questa finale a terra, adesso vorrei fare una buona 3 posizioni: so di non essere forte come a Londra, ma ho tanta più esperienza. Qualcosa di buono si può fare. E soprattutto vorrei sorridere di più in gara: se riuscissi a farlo sono sicuro che anche il risultato andrebbe alla grande».