Sansone, l’arma in più del Lecce: gol e assist per l'ex del Bologna

Nicola Sansone
Nicola Sansone
di Michele TOSSANI
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Giovedì 16 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:26

Trentaquattro minuti giocati (recupero compreso). Tanto è durata la partita contro il Milan per Nicola Sansone. Trentaquattro minuti possono essere tanti o pochi, a seconda dei punti di vista e di come questi minuti vengono sfruttati. A Sansone sono bastati per dare un assaggio delle sue qualità e per contribuire a rimettere il Lecce in carreggiata in una partita che aveva visto i giallorossi soccombere nella prima frazione per poi, nella ripresa, riprendere in mano la partita fino ad arrivare al meritato gol vittoria, vanificato da una assurda decisione del Var.

Le caratteristiche tecniche dell’ex giocatore di Sassuolo e Bologna si erano intuite anche nelle precedenti uscite che lo hanno visto impegnato in maglia leccese, quelle cioè contro Juventus (esordio con i salentini), Sassuolo, Udinese e Torino. Ma è stata la sfida del Via del Mare contro i rossoneri, come detto, a far capire al popolo leccese l’importanza di questo acquisto, arrivato a parametro zero al termine dello scorso mercato estivo. Un altro potenziale colpo del dinamico duo formato dai direttori Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera. Non solo il gol che riapriva la partita ed un legno colpito per Sansone, ma anche una sapiente gestione della sfera (25 palloni giocati con 8 passaggi in avanti riusciti) che ha aumentato il livello qualitativo della fase offensiva degli uomini di Roberto D’Aversa, sia a livello tecnico che a livello di scelte negli ultimi venti metri . Una zona di campo, quest’ultima, dove in passato si erano invece evidenziati alcuni limiti della compagine pugliese. Il coinvolgimento nella rete del pareggio ha mostrato la visione di gioco e velocità di esecuzione di Sansone, con una apertura di prima per l’accorrente Banda, autore del gol del pareggio.

Un gesto tecnico di grandissima qualità, che ha riportato alla mente giocate fatte da campioni più affermati.

Abile con entrambi i piedi, sia a livello di passaggi che nel tiro in porta, il numero 11 del Lecce presenta anche caratteristiche che lo rendono utilizzabile dal tecnico giallorosso in diverse posizioni e con diverse funzioni. In passato D’Aversa ha indicato nell’ex giocatore del Villareal un profilo probabilmente più spendibile nei corridoi centrali di campo, agendo da rifinitore sulla trequarti. L’allineamento di Sansone dal primo minuto farebbe quindi pensare ad una struttura di base 4-2-3-1. Ma Sansone può essere impiegato anche qualche metro più indietro, come mezzala facente funzioni di trequartista in possesso e di interno di centrocampo in quella di non possesso. In questo senso, in base a quanto detto finora, il fantasista sarebbe da inquadrare come alternativa a Oudin da numero 10 o allo stesso francese e a Rafia come mezzala più offensiva del centrocampo a tre. Rispetto al mancino francese e al nazionale tunisino Sansone però può mettere sul tavolo più esperienza e una maggiore varietà di soluzioni tecniche, oltre alla sua polivalenza. Sansone infatti è in grado di partire con profitto anche dall’esterno per andare poi a tagliare centralmente e può giocare su entrambe le corsie laterali.

Il classe 1991 ha dunque tutte le carte in regola per passare dall’essere l’ultimo acquisto di questo mercato (in ordine cronologico) al primo (per ordine di importanza e per impatto). O, se si può azzardare il paragone, per diventare a Lecce qualcosa di simile a quello che è stato Roberto Baggio a Brescia, vale a dire un calciatore di qualità superiore, appartenente ad altri contesti, ritrovatosi per una serie di circostanze a predicare calcio in una realtà della cosiddetta provincia calcistica italiana.

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