Formula 1, Giovinazzi debutta al 12° posto nel giorno del trionfo Ferrari

Formula 1, Giovinazzi debutta al 12° posto nel giorno del trionfo Ferrari
di Daniele APRUZZESE
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Sabato 25 Marzo 2017, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 11:05

Un dodicesimo posto che vale oro e lascia ben sperare: è il piazzamento del pugliese Antonio Giovinazzi che, nel giorno del trionfo della Ferrari a Melbourne, ha riportato l’Italia alla guida di una monoposto di Formula Uno dopo sei anni di assenza.  Una giornata da ricordare: Sebastian Vettel con la Rossa sul gradino più alto del podio e lui, il 23enne pilota di Martina Franca alla sua "prima", che con la Sauber ha gareggiato con i "grandi" concludendo bene la gara. Giovinazzi, terzo pilota Ferrari,era andato "in prestito" alla scuderia svizzera (che monta i motori della Rossa) per questa gara appena due giorni fa. 

"E' stata fisicamente dura - ha detto a caldo il giovane pilota pugliese - ma l'emozione è stata grande e completata dalla vittoria della Ferrari che rende questa giornata unica. Sono felice, è stata una gara memorabile". Per lui i complimenti del mondo della Formula 1 e dello stesso Sergio Marchionne, numero della Ferrari, che lo aveva fortemente voluto a Maranello. Giovinazzi ha ricevuto i complimenti anche da Toto Wolff, team manager di Mercedes: "E' stato bello vderlo andare così bene dopo essere entrato in competizione all'improvviso al sabato, chapeau". Fra due settimane, a meno di sorprese, Giovinazzi tornerà terzo pilota della Ferrari. Ha dimostrato di valere la Formula 1.

In Australia è successo tutto in fretta perché Pascal Wehrlein, il pilota della Sauber che il martinese aveva già sostituito in alcune sessioni di prove a Barcellona tra fine febbraio ed inizio marzo, e non era stato in grado di prendere parte al gran premio d’esordio, nonostante avesse avuto l’ok dai medici della Fia alla vigilia della stagione. Per il driver di Martina Franca neanche il tempo di realizzare ciò che stava accadendo che si era dovuto spostare di corsa dai box della Ferrari a quelli della casa svizzera, indossare la tuta blu e salire sulla vettura per la terza sessione di prove libere.

 

«È un sogno essere qui e correre con questi grandi campioni. Sono soddisfatto. Non ho fatto tanti giri», aveva detto Giovinazzi al termine delle qualifiche, «magari con più esperienza avrei potuto entrare in Q2. Sono contento però, perché in corsa potrà accadere di tutto. L’obiettivo era non fare errori, la mia gara era sul mio compagno di squadra.  Ero venuto qui da terzo pilota Ferrari e ora guido da titolare. Non devo fare errori e chiudere la gara al meglio».

L’ultima apparizione di un pilota italiano alla guida di una Formula 1 risale al 2011, anno in cui smisero di correre Trulli e Liuzzi, altro pilota originario della Puglia e della Valle d’Itria in particolare. Intorno alla sua famiglia, virtualmente e attraverso i social network si è stretta una comunità intera, decisa più che mai a fare il tifo per il pilota che sente proprio.
La carriera, nata all’inizio del millennio con le corse dei kart, dopo i successi con le monoposto in Cina e in Formula 3, dopo il mondiale sfiorato la passata stagione in Formula 2, con il mondiale che gli è sfuggito di mano al’ultima gara, Antonio Giovinazzi è pronto a prendere in mano nuovamente il volante e stupire ancora.
Non tanto chi lo ha scelto per divenire il pilota Ferrari del futuro, quanto piuttosto il grande pubblico che, adesso, potrà conoscerlo e apprezzarne le doti da combattente in pista.
Per il momento qualcosa è già successa: il sogno, di un ragazzino nato nel cuore della Puglia con la passione delle corse e dei motori, di correre in Formula 1 è divenuto realtà.
 

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