Riscatto laurea agevolato anche per chi lavora da prima del 1996

Riscatto laurea con lo sconto, si studia di allargarlo anche a chi lavora da prima del 1996
Riscatto laurea con lo sconto, si studia di allargarlo anche a chi lavora da prima del 1996
di Jacopo Orsini
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Domenica 15 Settembre 2019, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 20:57

Il riscatto della laurea con lo sconto varato dal governo gialloverde all'inizio di quest'anno ha riscosso un grande successo. Le domande arrivate all'Inps hanno registrato una impennata in pochi mesi e ora il nuovo esecutivo sta studiando come ampliare la platea di chi può avere accesso all'agevolazione. È questo uno dei dossier su cui è al lavoro il nuovo governo M5s-Pd-Leu in vista della prossima legge di bilancio che dovrà arrivare all'esame delle Camere entro il 20 ottobre.

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La norma che consente di utilizzare gli anni universitari per la pensione pagando una quota ridotta attualmente è riservata a chi non ha versato contributi prima del 1996. Una delle ipotesi sul tavolo, già studiata dall'ex sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che ha contribuito a scrivere il provvedimento sul riscatto agevolato, è quella di estendere lo sconto, magari con qualche paletto, anche a chi ha iniziato a lavorare prima di questa data. Ma è possibile anche che la misura, al momento sperimentale e limitata al triennio 2019-21, venga stabilizzata definitivamente.

Sicuramente il nuovo riscatto con lo sconto entrato in vigore all'inizio di quest'anno piace. In soli 4 mesi, da marzo a luglio, secondo i dati più aggiornati dell'Inps, le richieste sono state oltre 32 mila, più di quelle registrate nell'intero 2018 (29mila). La maggior parte sono arrivate dai lavoratori del privato (27.348), mentre dal pubblico si sono fermate a 5.149. L'incremento è stato forte soprattutto nei primi mesi di applicazione della misura: si passa infatti da 5.920 istanze a marzo, il mese in cui sono entrate a regime le nuove norme, a 7.020 in aprile fino alle 8.060 di maggio. A giugno si riscende a 6.267 e a luglio a 5.230. Vista la crescita delle domande, una delle idee della nuova maggioranza giallorossa è quindi quella di estendere la possibilità di beneficiare dello sconto anche a chi ha versato contributi prima del 1996. Non ci sono invece già ora limiti di età.

L'apertura ufficiale del cantiere della manovra è previsto in avvio di settimana. I due pilastri della prossima legge di bilancio come è noto sono il blocco degli aumenti Iva e il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori. Ma fra gli obiettivi della nuova maggioranza entra ora anche una revisione del meccanismo agevolato del riscatto della laurea. I conti di quanto costerebbe sono ancora da definire. Ma la maggioranza sembra determinata a insistere perché l'intervento venga recepito dal governo. Il nodo delle pensioni, insomma, resta centrale, anche per il nuovo esecutivo. Al momento comunque non sembra ci sia l'intenzione di cancellare la contestata uscita anticipata con Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi) voluta dalla maggioranza Lega-5 stelle. Anche i sindacati, che giovedì a Palazzo Chigi vedranno il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e avranno un primo confronto con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, premono perché si affronti di nuovo il capitolo pensioni, ma ripartendo dalle categorie più svantaggiate. Non solo i più giovani, che rischiano di avere carriere discontinue e pensioni basse, ma anche le donne che fanno fatica a sfruttare l'uscita con Quota 100. L'idea alla base del riscatto della laurea scontato era proprio quella di venire incontro ai giovani con carriere discontinue e prospettive di pensioni più magre, consentendo di recuperare gli anni di studio con un versamento ridotto. L'anzianità contributiva acquisita con le nuove regole serve infatti sia per il conseguimento del diritto alla pensione ma anche per determinare il valore dell'assegno.

Con il nuovo sistema il costo per riscattare un anno di studi è di 5.239,74 euro. Una cifra che si riduce poi per effetto delle detrazioni. Per avere un termine di paragone va considerato che con il sistema ordinario con un reddito annuo lordo di 32mila euro per recuperare 12 mesi di studio per la pensione si spendono circa circa 10.600 euro. Per accedere al riscatto light bisogna inoltre non avere già una pensione ed essere iscritti all'assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata). Sono escluse le casse per i liberi professionisti e gli ordinamenti previdenziali stranieri. Si possono riscattare fino a 5 anni e i periodi da recuperare devono comunque essere precedenti al 29 gennaio 2019.
 

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