Avrebbe più volte molestato sessualmente una bambina di 10 anni della quale era nonno acquisito. Per un uomo di 72 anni, residente in un Comune della provincia di Lecce, è arrivata una condanna a nove anni di reclusione. L'imputato dovrà anche risarcire la vittima e i suoi genitori.
La sentenza
L'anziano si è presentato dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis) con l'accusa di violenza sessuale aggravata. I fatti per i quali era finito a processo sarebbero avvenuti in almeno cinque occasioni dal 2014 in poi. L'anziano, carpendo la fiducia della bambina e approfittando del rapporto di confidenza instaurato grazie alla convivenza con la nonna della piccola, l'avrebbe più volte baciata, spingendosi sempre oltre, fino ad arrivare a spogliarla e a toccarle le parti intime. In un'occasione avrebbe anche tentato di farsi toccare, senza però riuscirci a causa del fermo rifiuto della piccola.
All'epoca dei fatti la bambina frequentava la quinta elementare ed era solita trascorrere diverse ore a casa della nonna. Proprio quell'abitazione in cui viveva l'uomo che, stando a quanto contestato dall'accusa, avrebbe abusato di lei. Inizialmente, agli episodi la stessa bambina non aveva dato molto peso. Poi, però, aveva deciso di confidarsi con qualcuno. A far scattare le indagini fu il padre, al quale la piccola raccontò ciò che secondo l'accusa era avvenuto in più occasioni in casa della nonna. La bambina confermò tutto dinanzi ai carabinieri, ma nel corso dell'incidente probatorio ritrattò, affermando di non ricordare bene e dando di fatto il via all'archiviazione del caso.
Le indagini sono state inizialmente coordinate dal pubblico ministero Stefania Mininni. Al termine del processo di primo grado, all'uomo è stata inflitta una pena a nove anni di reclusione: un anno in più rispetto alla pena invocata dal pubblico ministero Rosaria Petrolo, che al termine della requisitoria aveva chiesto una condanna a otto anni. Inoltre, l'anziano dovrà versare una provvisionale di 100mila euro alla presunta vittima e di 20mila euro ciascuno per i genitori. A suo carico, infine, una serie di pene accessorie, come quella del divieto di accedere ai luoghi frequentati da minorenni. Il risarcimento del danno sarà stabilito in sede civile. Le parti civili sono state assistite dagli avvocati Luigi Corvaglia, Alessandro Stomeo e Roberto Bray, mentre l'uomo è stato difeso dall'avvocato Milco Panareo. Una volta depositate le motivazioni della sentenza, attese entro i prossimi 90 giorni, la difesa dell'uomo potrà valutare se ricorrere in Appello.