Procura e Tribunale: la corsa degli aspiranti a palazzo di giustizia. Tutti i nomi

Procura e Tribunale: la corsa degli aspiranti a palazzo di giustizia. Tutti i nomi
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:27

Gli aspiranti ci sono, non resta che attendere le determinazioni del Csm (commissione prima, plenum poi) per definire le “vacanze” del palazzo di giustizia di Lecce.  La corsa è partita (salvo revoche) per la presidenza del Tribunale, posto rimasto scoperto dopo il pensionamento di Roberto Tanisi; per la Procura della Repubblica, dopo la nomina a procuratore generale di Bari di Leonardo Leone De Castris, e per la Procura generale, retta da Antonio Maruccia fino alla designazione del successore.  C’è poi la questione “procuratore aggiunto” da definire: si tratta del posto finora assegnato a Elsa Valeria Mignone che per altro si prepara a lasciare, per raggiunti limiti di età. 

Quattro in corsa per il Tribunale

Quanto al Tribunale, in corsa sono in quattro: Anna Rita Pasca, attualmente presidente facente funzioni; Luigi Agostinacchio, magistrato di Cassazione; Antonio Del Coco, presidente del Tribunale di Taranto e Pietro Baffa, presidente di sezione del Tribunale di Lecce.

In Procura, a contendersi la nomina di numero uno dei pm sono (in ordine di presentazione della domanda), Rosa Volpe, procuratrice aggiunta a Napoli; Pina Montanaro, procuratrice per i minorenni di Taranto; Giuseppe Capoccia, procuratore della Repubblica a Crotone; Alberto Santacatterina, pm della Dda di Lecce; Marzia Eugenia Sabella, procuratrice aggiunta a Palermo; Angelo Vittorio Antonio Cavallo, procuratore della Repubblica di Patti, sempre in Sicilia. 

Otto aspiranti alla carica di Procuratore generale 

Otto invece gli aspiranti alla carica di Procuratore generale, per cui le domande sono state presentate fino a novembre 2023, quindi sono più datate: Angela Tomasicchio, avvocato generale a Bari; Lucia Musti, già procuratrice generale facente funzioni e attualmente reggente della Procura di Gela; Francesco Giannella, procuratore aggiunto a Bari, coordinatore della Dda; e ancora Pina Montanaro; Giuseppe Capoccia; Ludovico Vaccaro, procuratore della Repubblica di Foggia; Antonio Costantini, magistrato di Cassazione. Nell’elenco anche Leonardo Leone De Castris, che nel frattempo si è insediato quale procuratore generale a Bari. 

Procuratore aggiunto: partita aperta

Ambiscono a ricoprire la carica di procuratore aggiunto a Lecce molti salentini, brindisini e tarantini, ma anche qualcuno che proviene da fuori: Federico Frezza, Alberto Santacatterina, Antonio Clemente, Antonio Costantini, Giovanni Corona, Roberta Licci, Enrico Bruschi (tarantino), Milto Stefano De Nozza, Giovanna Cannarile, Raffaele Graziano (tarantino), Angelo Antonio Vittorio Cavallo, Pierpaolo Montinaro, Gerardina Cozzolino, Massimiliano Carducci, Antonella Barbera. 

Il calendario delle designazioni

I tempi non saranno brevissimi, a quanto si apprende, ma neanche troppo lunghi. Sulle designazioni dovrà esprimersi la V Commissione del Csm che si occupa di assegnare i posti direttivi e semidirettivi. I proposti (su votazione) passeranno al vaglio del plenum. Le procedure più recenti sono proprio quelle che riguardano Tribunale e Procura, per cui è stato possibile presentare domanda entro il termine del 15 febbraio. 
Come noto la partecipazione alla procedura avviene su domanda del magistrato interessato. È obbligatorio il rilascio di un parere attitudinale specifico del relativo Consiglio giudiziario. Il magistrato deve avere partecipato a un corso di formazione per “aspiranti dirigenti”, a meno che non abbia già svolto funzioni direttive o semidirettive in data risalente a non più di cinque anni prima del termine finale. Ciascuno degli aspiranti non potrà presentare più di tre domande per altrettanti posti.
Lasciando da parte i direttivi e i semidirettivi, il cui scacchiere andrà definendosi nelle prossime settimane, c’è da affrontare una importante carenza di organico tra i magistrati ordinari, in particolare al Tribunale di Lecce, più volte dichiarata nelle sedi istituzionali. Per questo, dopo il bollettone di inizio anno, sono previsti già a breve i primi innesti. 
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