Ristrutturazione del Via del Mare, è il giorno della verità

Ristrutturazione del Via del Mare, è il giorno della verità
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 24 Maggio 2019, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 13:48
Resta in bilico il futuro di Via Del Mare. A più di dieci giorni dalla promozione del Lecce calcio nella massima categoria, la città è in attesa di sapere quale sarà il destino dello stadio comunale, che necessita di una ristrutturazione urgente in vista del prossimo campionato di serie A.

Ieri pomeriggio c'è stato un incontro interlocutorio tra il sub-commissario Guido Aprea e i dirigenti dei settori Traffico, Lavori pubblici, Sport e Bilancio. Sul tavolo dell'incontro, i lavori per il bando di gara dell'Ettore Giardiniero. Il Comune, infatti, ha deciso di aprire alla concessione trentennale, avviando l'iter necessario per l'affidamento dell'impianto sportivo. La gara è ancora in stand-by ma dovrebbe vedere la luce in tempi brevi, in quanto la struttura necessita di interventi di restyling non da poco, e che saranno a spese del concessionario.

Oggi pomeriggio, il perito Pierluigi Morano, a cui nei giorni scorsi è stato affidato il delicato compito di calcolare il valore della struttura, comprensivo anche delle aree destinate a parcheggio della tribuna est e della tribuna centrale, consegnerà ai vertici di Palazzo Carafa la relazione con la stima dello stadio su cui si deciderà il futuro di Via del Mare.

Un documento indispensabile, ottenuto il quale l'Amministrazione comunale, dopo aver stabilito il canone d'affitto, procederà con l'affidamento dell'impianto.
Una gara a cui il Lecce calcio si è dichiarato interessato, ma non a qualsiasi costo. Tutto, infatti, ruota attorno all'ammontare del canone d'affitto del Via del Mare: dinanzi ad una richiesta congrua al reale valore dell'impianto, la società di via Colonnello Costadura sarebbe già pronta ad investire circa 11 milioni di euro - di cui 3, a fondo perduto, della Regione Puglia - per sostenere il restyling dello stadio e in particolare della tribuna Est.

Se il canone d'affitto dovesse essere ritenuto eccessivo, il club potrebbe passare al piano B, che prevede un investimento decisamente inferiore agli 11 milioni, limitandosi a portare a termine solo lo stretto necessario. Non solo. In un secondo momento, la società giallorossa potrebbe bussare alle porte di Palazzo Carafa per ottenere la restituzione delle somme investite per la ristrutturazione, trattandosi di lavori di straordinaria manutenzione e quindi di competenza dell'Ente comunale.
Nel frattempo, ieri mattina, l'incaricato della Lega di serie A, l'ingegnere romano Carlo Longhi ha fatto visita al campo di gioco, al fine di valutare la rispondenza ai criteri infrastrutturali richiesta dal Manuale delle Licenze Nazionali Figc.

Una valutazione, secondo i ben informati, più negativa che positiva. Tante, infatti, sono le criticità rilevate dal tecnico e che potrebbero incidere sul bando per la concessione. Tra gli interventi da mettere in cantiere, oltre al miglioramento della tribuna stampa e degli spogliatoi, anche un potenziamento dell'illuminazione, l'agibilità della tribuna Est. Intanto lunedì inizieranno le operazioni di smontaggio dei seggiolini: appena la ditta fornirà i nuovi sedili si procederà con la sostituzione.
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