L'Ad Alessandro Adamo: conti a posti, Lecce società modello

L'Ad Alessandro Adamo: conti a posti, Lecce società modello
di Lino De Lorenzis
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Sabato 7 Luglio 2018, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 14:02
LECCE - La corsa contro il tempo è finita e il Lecce può tirare un sospiro di sollievo per aver fatto fronte a tutti gli adempimenti richiesti dalla Lega B per il rilascio della Licenza Nazionale. C’è voluto uno sforzo generale per raggiungere l’obiettivo finale, ma ne è valsa davvero la pena considerato che da fine agosto la squadra giallorossa tornerà a calcare i campi della serie B dopo gli anni di sofferenza vissuti in serie C.
Tra i più soddisfatti c’è Alessandro Adamo, socio e amministratore delegato del sodalizio del club di via Colonnello Costadura. «Ora siamo tutti più tranquilli, abbiamo messo a posto anche l’ultimo tassello - sottolinea -. Entro oggi (ieri, ndr) il Lecce aveva l’obbligo di comunicare alla Covisoc il ripianamento del PA. Si tratta del parametro federale che ogni Lega impone alle società associate affinchè partano, nella nuova stagione sportiva, con mezzi propri. Sostanzialmente, ingloba la copertura della perdita e inoltre, attraverso un calcolo molto complesso, determina le ulteriori risorse che i soci devono tirar fuori personalmente per raggiungere la stabilità patrimoniale e finanziaria. Di fatto, è un rapporto tra il patrimonio netto e l’attivo patrimoniale».
È stata una corsa contro il tempo.
«È proprio così. Dal 25 giugno ad oggi abbiamo dovuto far fronte ad una serie di adempimenti per ottenere la Licenza Nazionale tra cui il pagamento degli stipendi e di tutta la gestione sportiva e anche dei collaboratori amministrativi, il ripianamento dei debiti con la Lega e con le altre società associate alla Lega di serie C, poi abbiamo pagato contributi, ritenute e tutte le altre posizioni finanziarie ancora aperte. Inoltre, abbiamo saldato il conto trasferimenti riportandolo a zero e questo ci consentirà di operare sul mercato».
Può dire a quanto ammonta l’importo complessivo immesso dai soci nel club nell’ultimo mese?
«È presto detto, abbiamo versato poco più di 2 milioni di euro. Chiaramente si tratta esclusivamente di risorse che i soci hanno versato di tasca propria in ragione delle rispettive quote societarie».
Quindi, si può dire che il Lecce gode di ottima salute?
«Assolutamente sì. Oltre ai normali debiti di funzionamento della gestione ordinaria abbiamo saldato tutte le posizioni ancora scoperte e di conseguenza la società ha le risorse necessarie per iniziare la stagione avendo adempiuto a tutte le richieste per il rilascio della Licenza Nazionale».
È stato già stabilito il budget definitivo per la stagione sportiva 2018-2019?
«C’è un budget anche se non è ancora definitivo in quanto aspettiamo di conoscere quali saranno gli introiti derivanti dalla vendita dei diritti televisivi, dalla campagna abbonamenti e dalle sponsorizzazioni. Tra l’altro, più in là bisognerà ripianare la perdita al 30 giugno 2018 considerato che per il momento abbiamo ripianato quella relativa alla data del 31 dicembre 2017. Ad ogni modo, le risorse disponibili sono sufficienti per cominciare la nuova stagione. Al nostro direttore sportivo Meluso abbiamo dato un budget di massima che ci consente di ampliare l’organico secondo quelle che sono le indicazioni fornite da mister Liverani».
Quali sono gli obiettivi del Lecce per il prossimo campionato di serie B?
«La salvezza è sicuramente l’obiettivo minimo da centrare ma dinanzi ad altre prospettive i soci di sicuro sapranno farsi trovare pronti. Come del resto hanno sempre fatto finora».
C’è il problema dell’impianto di illuminazione del Via del Mare: può tranquillizzare i tifosi, sarà tutto a posto per l’inizio dell’attività ufficiale?
«Senz’altro, stiamo lavorando intensamente per risolvere tutti i problemi presenti, non ultimo quello dell’ampliamento della potenza dell’impianto di illuminazione. Di conseguenza, posso assicurare che lo stadio sarà messo a norma entro l’inizio della Coppa Italia per la gioia nostra e dei nostri tifosi».
Tifosi che sono sempre stati al fianco della squadra, del tecnico e soprattutto della proprietà...
«Certamente, abbiamo fatto davvero tanto per risollevare le sorti del Lecce. Inizialmente con l’apporto di Enrico Tundo, Saverio Sticchi Damiani, Corrado Liguori e del sottoscritto, poi con tutti gli altri soci che sono si sono via via uniti a noi compreso Renè Picciotto il cui ingresso ha indubbiamente dato una spinta in più, finanziaria ed emotiva».
Anche per fare nuovi investimenti nel settore giovanile che, nella storia del Lecce, è sempre stato un punto fermo?
«Crediamo fermamente nello sviluppo del settore giovanile e non a caso abbiamo deciso di destinare le risorse del brand “M908” al nostro vivaio. Inoltre, abbiamo intenzione già da quest’anno di rafforzare la struttura: da questa stagione infatti tutte le nostre squadre giovanili svolgeranno l’attività presso il centro sportivo Kick Off, un gioiello. Posso dire ai tifosi del Lecce che il settore giovanile è parte integrante del Lecce però mi preme far sapere alla gente un’altra cosa molto più importante».
Cosa?
«Attraverso il lavoro quotidiano, abbiamo messo il Lecce in una condizione di stabilità economica e finanziaria: ciò deve essere un motivo di vanto. Siamo una società modello e adesso tutti vogliono venire a giocare con noi».
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