Basket, impresa Happy Casa Brindisi

Basket, impresa Happy Casa Brindisi
di Antonio RODI
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Domenica 13 Ottobre 2019, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 21:20
Sembrava impossibile, c’era bisogno della partita perfetta per uscire indenne dal Forum di Assago. Bene la Happy Casa lo ha fatto sbancando per prima volta nella sua storia la casa dell’Olimpia Milano (89-92 il risultato alla sirena del 40’). I biancazzurri di coach Frank Vitucci si regalano un pomeriggio da leoni, disputando una partita da sogno, da far stropicciare gli occhi per tanta bellezza ed efficacia dimostrata sin dalla palla a due. Già, perché la Happy Casa il suo timbro sulla contesa riesce ad imprimerlo sin da subito, sin dalle primissime battute. E si capisce subito che il sogno può diventare una bellissima realtà. Brindisi riesce così a conquistare la posta in palio sul campo di una squadra costruita per ammazzare il campionato e che, invece, sotto i colpi di na New Basket assolutamente chirurgica ed esemplare, si vede costretta a piegare la testa. I biancazzurri escono dai blocchi che è una bellezza. Fanno capire sin dalle primissime battute che sono lì per dire la loro e vendere cara la pelle. Tyler Stone è un fattore (26 punti con 6/8 da 3, 13 rimbalzi e 38 di valutazione), Brown fa sentire la sua energia in ogni dove del campo (alla sirena del 40’ saranno 18 i punti del giocatore americano) mentre Adrian Banks diventa l’uomo della provvidenza nel convulso finale. Brindisi tocca anche il +18 nel terzo quarto, gioca con una spensieratezza a dir poco disarmante, ma soprattutto non si scompone quando Milano (grazie alla difesa a zona) riesce in avvio di ultimo periodo a ridurre lo scarto. Ma proprio qui viene fuori la forza (dirompente) di un gruppo (quello biancazzurro) che torna a serrare le fila in difesa, sporcando tutte le linee di passaggio. Thompson e soci firmano così una delle imprese più belle nella storia della palla a spicchi brindisina, offrendo un autentico spettacolo ai tifosi della “Stella del Sud” accomodati sugli spalti di un Forum alla fine ammutolito dalle gesta della “banda Vitucci”, che non solo ha battuto Milano ma in alcuni frangenti l’ha pure surclassata.
 
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