Enel, secondo ko di fila: tanta grinta
e cattiveria, ma a Brindisi passa Reggio

Enel, secondo ko di fila: tanta grinta e cattiveria, ma a Brindisi passa Reggio
di Antonio RODI
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Domenica 16 Ottobre 2016, 22:51 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 13:14

Punteggio finale: Brindisi 78 - Reggio 82.
Ben altra prestazione, ben altro incedere rispetto a sette giorni fa. Su questo non ci piove, nonostante la sconfitta e nella serata in cui l’Enel Basket si regala Phil Goss, il playmaker ex Roma e Venezia che il club di contrada Masseriola ha messo sotto contratto per due mesi, con opzione per un’estensione fino al termine della stagione. I biancazzurri sì cadono, ma escono a testa alta dalle lastre di legno del PalaPentassuglia e tra gli applausi dei loro sostenitori. Perché grinta e abnegazione i biancazzurri l’hanno messa sul campo, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Certo si viaggia ancora tra alti e bassi, ma la prestazione fornita lascia ben sperare e cancella le brutture di sette giorni fa a Pistoia.

Il guaio è che Meo Sacchetti è costretto a fare i conti anche con il ko di Daniel Donzelli, pure lui alle prese con un problema alla caviglia rimediata nel corso della seduta di allenamento di venerdì. Di fatto, lì a fare il paio con la defezione (quella nota da giorni) del playmaker Nic Moore, così da complicare ulteriormente il quadro, riducendo all’osso le rotazioni a disposizione dell’allenatore altamurano il quale, gioco forza, è costretto a fare di necessità virtù. Non il migliore dei modi, quindi, per arrivare ad affrontare una sfida così delicata e complessa come quella al cospetto della Grissin Bon Reggio Emilia.
 

 


 
La sorpresa della serata, almeno in avvio, è la presenza di Robert Carter in uno starting five completato da A.J. English, Durand Scott, Marco Cardillo ed Amath M’Baye (dall’altra parte i cinque di partenza sono Aradori, Needham, James, Della Valle e Cervi). Il lungo statunitense si presenta subito con una tripla, prima che 4 punti in serie di Riccardo Cervi permettano ai viaggianti di mettere il naso avanti (3-4). Sono passati si e no 90 secondi dalla palla a due: la squadra di casa pare aver approcciato bene alla contesa, proprio come il suo coach aveva auspicato nell’immediata vigilia. Passa un batter di ciglio quando Scott (dalla media) e M’Baye (2+1) spingono i pugliesi sull’8-4, quindi sono James (ex di turno) e Della Valle (in sospensione) a fissare la parità (a quota 8) quando restano da giocare ancora poco più di 6 minuti alla conclusione della prima frazione.

Carter (da 3) e M’Baye (già a quota 7 punti scritti a referto) inchiodano il 13-10 a -4’22”, Scott (6 punti e 10 di valutazione dopo i primi 10 minuti) il +5 (17-12) all’8’. Il fatto è che i biancazzurri giocano difensivamente una partita ai limiti della perfezione, ma in avvio di secondo quarto uno 0-7 di break rimette tutto in discussione (21-25). La squadra di casa da l’impressione di aver perso la verve iniziale, così come smalto e lucidità in ambedue le parti del campo. Della Valle continua ad essere una sentenza da ogni dove: ne mette 9 di fila con irrisoria facilità, tanto da regalare ai suoi il +9 (29-37) al 16’30”, prima che sia Needhma a fare 29-39 un istante dopo. La gara sale di tono e la triade arbitrale stenta a darle il giusto metro. Una tabellata di Spanghero e una conclusione dalla media di Scott ridanno fiato alle speranze biancazzurra quando alla pausa lunga mancano 106 secondi (36-39). Il PalaPentassuglia torna ad essere un catino, ma è sempre Amedeo Della Valle a spegnerne gli ardori (36-42 e 19° punto della sua serata, con 8/10 totale dal campo).

English incassa il 4° fallo appena usciti dai blocchi della terzo periodo, ed è cosa non di poco conto.
Intanto 5 punti consecutivi di Carter permettono a Brindisi di tornare avanti nel punteggio (45-44), con la partita che vive sui binari del più assoluto equilibrio. I padroni di casa toccano il +5 (57-51) al 26’32” (tripla di Joseph e 2+1 di Agbelese), ma è un tentativo di allungo spento sul nascere da Cervi e Gentile per il 59-58 che arriva a -42” dalla fine di una frazione che i locali chiudono con un emblematico 31 di valutazione. All’imbocco dell’ultima curva, le duellanti ci arrivano a braccetto, anche se Aradori (2 volte da 3), Cervi (2 volte nel pitturato) e Gentile (5 punti) pescano il 68-78 a -2’47” che nella sostanza, sembra chiudere definitivamente i giochi. Ma non è così: English (dalla distanza) inchioda il 75-78 a -1’24”, Scott il 77-79 a -26” (fallendo, tra l’altro, il tiro libero aggiuntivo) prima che sia Aradori (viaggio completo in lunetta) a mettere la parola fine sul match a -6”.

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