De Luca, siamo a cavallo: 4° al mondo, mai nessun italiano così in alto

Lorenzo De Luca, di Lecce
Lorenzo De Luca, di Lecce
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Giovedì 8 Giugno 2017, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Riscrivere la storia dell’equitazione mondiale, ecco cosa sta facendo di straordinario un cavaliere di Lecce: l’aviere scelto Lorenzo De Luca. Grazie ai suoi risultati rinasce l’equitazione italiana e lo fa a suon ottime performance e a forza di record: prima la vittoria in Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena dopo ben 32 anni di sconsolante digiuno, adesso un nuovo primato, quello che ha spinto il leccese al quarto posto nella classifica mondiale guidata dallo statunitense Kent Farrington a quota 3310. Per De Luca, i punti che oggi lo collocano ai piedi del podio sono ben 2768 e sono il frutto di un crescendo vertiginoso. Ovviamente, ha già il mirino puntato sul secondo e terzo posto, poco meno di 100 punti lo separano dal compagno di scuderia, il tedesco Daniele Deusser (secondo con 2865) e dallo statunitense Mclain Ward (terzo con 2852).
Numeri alla mano, nessun azzurro era mai arrivato così in alto. Il cavaliere leccese, 30 anni, guadagna due posizioni nella Fei Ranking List e si conferma un fuoriclasse assoluto insieme ad Alberto Zorzi che sale di 15 posizioni, attestandosi al 35° posto.
Da Lecce fino al Belgio: De Luca ne fa di strada per trovare quei risultati che lo portano quasi sul tetto del mondo.
La svolta della sua carriera nel 2015, fa le valigie e si trasferisce nella scuderia di uno dei più noti e importanti commercianti europei di cavalli, Stephan Conter, la stessa del tedesco Daniel Deusser, altro grande campione, adesso secondo nel ranking. In uno sport dove il cavallo è campione esattamente e forse anche di più rispetto al cavaliere, De Luca riesce a mettere in fila risultati prestigiosi grazie soprattutto a Ensor de Litrange, baio di 13 anni di proprietà di Stephex Stables di cui Conter è amministratore delegato.
La storia di Lorenzo De Luca è molto singolare ed è un po’ simile a quelle che in passato hanno consacrato quei grandi campioni venuti dal nulla. Ed in effetti, De Luca si avvicina al mondo dei cavalli all’età di nove anni, la sua passione per i cavalli è tale da convincere i suoi genitori a farsi accompagnare ad un maneggio di Lecce per vederli da vicino. Poi Lorenzo cresce e dopo la maturità scientifica si trasferisce a Modena. Qui qui affidano il compito di di presentare i cavalli da destinare ai concorsi ed il suo modo di fare e la sua passione convincono uno sponsor a scommettere sulle sue qualità: per cinque mesi in Belgio segue i consigli del grande maestro Henk Nooren. Da autodidatta, Lorenzo diventa un cavaliere vero. Cresce, migliora ed esplode con risultati di tutto rispetto. Un successo dopo l’altro, cresce anche l’esperienza. La data spartiacque è il 2013, De Luca esordisce in Coppa delle Nazioni con la squadra azzurra, 17 presenze in tutto, tre vittorie: Arezzo 2014, Lummen 2015, Dublino 2016 le altre tappe.
Vincitore del Gran Premio di Shanghai, di Dublino 2016, di Wellington e di Knokke. Poi, si avvera il grande sogno, quello di vincere la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena insieme a Zorzi, Bucci e Chimirri. Non una questione di fortuna perché - dopo una settimana - gli azzurri mettono a segno il bis a San Gallo in Svizzera. «È un momento straordinario - dice il cavaliere di Lecce - non solo per me, ma anche per tutta la nostra equitazione. I fattori di questo successo sono certamente tanti, cavalli e cavalieri sono in un grande momento di forma. Tutta la squadra è motivata e abbiamo creato un gruppo fantastico. Grande merito deve essere riconosciuto al nostro Team manager Selezionatore, Roberto Arioldi».
Lorenzo riscrive la storia dell’equitazione mondiale e già progetta una nuova scalata.
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