Gioca, soffre e vince: capolavoro del Lecce

Gioca, soffre e vince: capolavoro del Lecce
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 21:13

NAPOLI Che colpo, ragazzi. Il Lecce sbanca il San Paolo e guadagna ulteriore terreno in classifica sulle rivali nella lotta per la salvezza. Solo il Genoa è riuscito a mantenere il passo dei giallorossi (1-0 con il Cagliari), il Brescia si è dovuto accontentare del pari casalingo contro l'Udinese mentre la Spal è stata sconfitta a domicilio dal Sassuolo.
Così, quella che sulla carta doveva essere una giornata a favore delle inseguitrici si è rivelato un pomeriggio pro-Lecce. Merito dei ragazzi di Liverani che con una prova maiuscola, condita da tecnica, cuore, qualità e tanta sofferenza, ha vinto a Napoli contro una delle squadre più in forma della serie A. Non bisogna dimenticare infatti che prima di affrontare il Lecce la squadra di Gattuso aveva battuto la Lazio in Coppa Italia, successivamente la Juventus e la Sampdoria in campionato. Tre successi di fila utili per riportare il pubblico delle grandi occasioni allo stadio San Paolo dove ieri pomeriggio, a dare manforte a Insigne e compagni, c'erano più di 40mila spettatori. Non basta avere tanti tifosi dalla nostra parte per battere il Lecce, io dei giallorossi non mi fido, aveva detto alla vigilia Rino Gattuso. Le sue parole, sul campo, si sono rivelate profetiche perché, al di là di qualche impaccio iniziale, la squadra di Liverani già a metà del primo tempo ha giocato da pari a pari con i più quotati avversari, ribattendo colpo su colpo. A dire il vero, Vigorito di parate ne ha compiute ben poche: quella più importante, su Insigne, è giunta nella ripresa sul risultato di parità. Il dirimpettaio Ospina invece si è dovuto superare per neutralizzare i tiri di Barak, Lapadula e soprattutto di Falco, osannato dai circa 150 tifosi leccesi presenti nel settore Ospiti dello stadio San Paolo.
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La squadra di Liverani è stata a tratti anche spettacolare grazie alla qualità delle giocate dei vari Saponara, Falco, Lapadula e dello stesso Barak che con il Lecce sta riscattando il periodo difficile vissuto con l'Udinese.
Le prime due reti di Lapadula sono arrivate al termine di azioni manovrate, la terza invece l'ha realizzata Mancosu con un bolide su punizione da circa trenta metri che non ha dato scampo a Ospina. Può sorridere Liverani che in un colpo solo ha festeggiato la vittoria della panchina d'argento come miglior allenatore della serie B dello scorso campionato e la centesima panchina con il Lecce, dalla B alla A. E può sorridere anche per la personalità ritrovata dai suoi ragazzi che ora non devono commettere l'errore di adagiarsi anche perché, alle porte, c'è lo scontro diretto di sabato pomeriggio al Via del Mare contro la Spal. Una gara che può rappresentare il trampolino di lancio verso la salvezza e quindi, da vincere ad ogni costo.
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