Il Lecce usa la testa e stende il Verona

Il Lecce usa la testa e stende il Verona
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 27 Febbraio 2019, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 10:06

LECCE - C'è ancora lo zampino di La Mantia nell'undicesima vittoria in campionato del Lecce che batte 2-1 il Verona. Il bomber sblocca il risultato sul finire del primo tempo, poi ci pensa Lucioni a chiudere i conti nella ripresa con un'altra inzuccata vincente. In pieno recupero arriva il gol degli ospiti (con Laribi) che ringraziano Vigorito, autore di una papera. L'errore del portiere però non vanifica la buonissima prestazione offerta dalla squadra di Liverani che si mette alle spalle la disfatta di Cittadella e torna prepotentemente in corsa per la promozione diretta in serie A.
Il primo squillo del match arriva al 5' per merito di Falco. Il talento di Pulsano con un passaggio filtrante mette La Mantia nelle condizioni di calciare verso la porta difesa da Silvestri, il portiere è attento e con i pugni devia in corner. Trascorrono due minuti e il Verona risponde con Faraoni che impegna Vigorito in una parata in due tempi. L'estremo difensore giallorosso al 18' para a terra un tiro insidioso di Almici, il Lecce non ci sta e sul ribaltamento fa gridare al gol il pubblico del Via del Mare. È sempre La Mantia il protagonista: il bomber giallorosso raccoglie sul palo più lontano il cross dalla sinistra di Calderoni e con un'inzuccata costringe Silvestri alla paratona. Dalle tribune arrivano gli applausi del pubblico leccese.
I ritmi in campo non sono particolarmente alti, le due squadre si temono e per questo motivo tendono a non scoprirsi. Nel frattempo dal settore in cui sono presenti circa 150 tifosi veronesi partono cori razzisti nei confronti del pubblico di casa, come era già accaduto nella gara di andata al Bentegodi.
Sul campo il Lecce sembra prendere il sopravvento e al 34' lo stadio esplode di gioia per la rete del vantaggio giallorosso. Mancosu dalla sinistra effettua un cross al bacio per la testa di La Mantia, ancora lui, che di testa batte Silvestri. Questa volta al portiere non riesce il miracolo e per l'attaccante del Lecce è il decimo gol stagionale.
Ora la squadra di Liverani può giocare con un po' di tranquillità in più anche se con il Verona c'è poco da stare tranquilli. E infatti al 38' Pazzini fa venire i brividi ai giallorossi con un tiro al volo sul quale Vigorito para in due tempi prima di raccogliere gli applausi dei tifosi leccesi. Poco dopo l'arbitro allontana dal campo il tecnico ospite Grosso per proteste dopodiché non succede più nulla fino al termine del minuto di recupero concesso dal direttore di gara che rimanda le squadre negli spogliatoi per la fine del primo tempo.
Al rientro in campo il Lecce ha l'occasione del raddoppio dopo appena 40 secondi di gioco. Questa volta però La Mantia è infelice nel controllo e Bianchetti può allontanare il pericolo. Il Verona si scuote e al 2' sfiora il pareggio con un tran colpo di testa di Pazzini che sfiora l'incrocio dei pali. Nell'occasione però l'arbitro sorvola su un fallo a metà campo subito da Majer e che scatena le proteste dei giallorossi. Che non si lasciano prendere dal nervosimo e al 7' trovano la rete del raddoppio con Lucioni, al secondo centro stagionale dopo la prodezza contro il Padova. Sulla punizione calciata da Petriccione, il difensore giallorosso si libera nel cuore dell'area e di testa batte per la seconda volta l'incolpevole Silvestri. È 2-0 per il Lecce che vede il traguardo più vicino.
Il Verona attacca a testa bassa e i giallorossi sfiorano in più occasioni in contropiede la terza rete.

Fioccano le sostituzioni ma la difesa di Liverani regge nonostante la caparbietà di Pazzini che non intende mollare. L'arbitro Sacchi concede 5 minuti di recupero e sessanta secondi dalla fine Vigorito la fa grossa spingendo nella sua porta un cross innocuo di Laribi. Sale la tensione ma il Lecce è vivo e conquista una vittoria meritata. E da oggi si comincia a pensare al big match di sabato pomeriggio sul campo del Palermo.

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