Lecce-Brescia 1-0: giallorossi con un piede in serie A

Il gol di Tabanelli
Il gol di Tabanelli
di Lino DE LORENZIS
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Domenica 28 Aprile 2019, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 17:56

La zampata vincente di Andrea Tabanelli a dieci minuti dal 90' regala al Lecce tre punti pesantissimi nella corsa per la promozione diretta in serie A. Il 29enne centrocampista romagnolo, all'ottavo centro stagionale, manda in delirio i 22mila del Via del Mare e spinge la squadra giallorossa in testa alla classifica, in compagnia del Brescia, ieri sera costretto a chinare il capo dinanzi alla corazzata di Fabio Liverani.
Il tecnico del Lecce ha scelto di giocarsi la sfida più importante della stagione a viso aperto, mantenendo le due punte e il trequartista; il suo collega Corini invece ha avuto paura e di conseguenza ha rinunciato al trequartista per inserire un uomo destinato alla copertura di Tachtsidis. Ha vinto Liverani, ha perso Corini, espulso nel finale per proteste.
Ora il Salento sogna: a tre giornate dalla fine della stagione regolare (il Lecce ne giocherà soltanto due poiché deve ancora riposare), la squadra giallorossa ha la serie A in mano. Un traguardo che potrebbe essere raggiunto già mercoledì 1° maggio, nel turno infrasettimanale del torneo cadetto: se il Palermo non batte lo Spezia (gioca alle ore 12.30) e il Lecce sbanca Padova (in campo alle 15) è fatta.
Veniamo al racconto del match. È la squadra di Liverani a fare la partita, Tachtsidis prende subito in mano le redini del gioco nonostante la presenza costante e asfissiante nella sua zona di Ndoj, la mossa a sorpresa di Corini che lascia inizialmente in panchina i due trequartisti di ruolo Spalek e Tremolada. La formazione giallorossa crea alcune interessanti azioni offensive che mettono in apprensione gli ospiti. Al 15' il tiro dal limite di Marino trova la respinta dei difensori bresciani, dopo due minuti Petriccione serve a Mancosu la palla del possibile vantaggio ma il tiro del capitano finisce sopra la traversa tra la disperazione di quanti si preparavano ad esultare.


La capolista sceglie di attendere nella propria metà campo ma è pronta a colpire in contropiede. Come al 22' quando Torregrossa cerca la via della rete con un tiro da fuori area sul quale Vigorito interviene con i pugni. I due allenatori seguono la partita in piedi davanti alle rispettive panchine consapevoli dell'importanza della posta in palio. Chi dimostra di non essere all'altezza del match è il direttore di gara, Piccinini di Forlì, che appare fin troppo protettivo nei confronti della prima della classe. L'arbitro romagnolo raggiunge il top della sua prestazione - negativa - al minuto 41 sorvolando su un tocco con la mano di Sabelli che toglie il pallone dalla testa di La Mantia. I giallorossi protestano con veemenza ma Piccinini è irremovibile.
L'avvio della ripresa è scoppiettante. Al 1' Mancosu tenta la sua giocata preferita, il tiro da fuori area, e il pallone sorvola di poco la traversa. Poco dopo Majer rischia di fare la frittata nei pressi dell'area di rigore giallorossa ma poi è lo stesso sloveno e porre rimedio e far partire un contropiede che crea scompiglio nella retroguardia ospite. La tensione in campo sale alle stelle e al 9' l'ex barese Sabelli, già ammonito nel primo tempo, manda al tappeto Venuti con una entrata scomposta. L'arbitro questa volta non può esimersi dal tirare fuori il giallo e per il laterale destro difensivo del Brescia la partita finisce in anticipo. Nel frattempo Dall'Oglio aveva rilevato Ndoj. Inizialmente Corini mantiene le due punte e si schiera con il 4-3-2, poi al 25' richiama in panchina Donnarumma, praticamente impalpabile, e fa entrare in campo un trequartista, Spalek. Poco dopo sale in cattedra Majer: lo svoleno prende palla sulla trequarti e giunto a limite lascia partire un destro sul quale Alfonso interviene da campione deviando il pallone in corner. Sul ribaltamento di fronte, la palla gol capita sul sinistro di Torregrossa che calcia a lato la più facile delle occasioni.
Liverani non è del tutto soddisfatto, vorrebbe di più dalla sua squadra e al 33' lancia nella mischia Tabanelli al posto di Tachtsidis. E' il segno del destino perché dopo appena due minuti dal suo ingresso in campo il romagnolo fa esplodere di gioia i circa 22mila spettatori del Via del Mare spingendo alle spalle di Alfonso un passaggio filtrante di Meccariello.
E' l'apoteosi giallorossa, il Brescia non ne ha più. Anzi, è il Lecce a sfiorare il bis con alcune ripartenze, non perfezionate. Ma dopo cinque minuti di recupero al Via del Mare comincia la festa.
 

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