Ghirelli: mai più trasferte senza tifosi

Ghirelli: mai più trasferte senza tifosi
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 14 Febbraio 2018, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 16:26
LECCE - Un'altra gara da giocare in trasferta senza poter contare sul sostegno dei propri tifosi. Anche nella gara di domenica contro la Sicula Leonzio che, come è noto, verrà disputata al “Massimino” di Catania, i tifosi giallorossi non potranno seguire il Lecce a causa della chiusura del settore ospiti.
E dire che lunedì pomeriggio, al termine dell’incontro con i dirigenti di Lecce e Catania, i vertici della Lega Pro avevano assicurato “l’impegno della Lega Pro a muoversi presso le sedi istituzionali opportune, affinché i tifosi possano seguire nelle trasferte le proprie squadre”.
«E così sarà - assicura Francesco Ghirelli, segretario della Lega Pro -. La chiusura del settore Ospiti non è solo per il Lecce ma per tutti. All’inizio della stagione, la Sicula Leonzio aveva chiesto di poter giocare a Messina tutte le gare casalinghe in previsione dei lavori allo stadio di Lentini, che sono tutt’ora in corso. Purtroppo, l’impianto messinese fu reso impraticabile con una serie di raid notturni. A quel punto, alla Sicula fu data in corsa un’autorizzazione provvisoria per giocare la prima partita stagionale a Lentini, con alcune limitazioni, in attesa di potersi trasferire a Catania. Successivamente, la Sicula ottenne l’autorizzazione per giocare al “Massimino” di Catania ma con l’obbligo di chiusura del settore Ospiti. A loro come società sono concessi soltanto 250 posti per tifosi, sponsor e quant’altro. Dall’inizio della stagione la situazione è sempre stata questa, quindi il Lecce non c’entra nulla».
Segretario Ghirelli, ritiene giusto che alcune società, vedi Sicula, Akragas, Virtus Francavilla, siano costrette ad emigrare per l’indisponibilità degli impianti delle proprie città? La Lega Pro, all’atto dell’iscrizione, non può intervenire sulle Amministrazioni comunali per agevolare il compito alle società?
«Lei ha totalmente ragione, ogni società ha il sacrosanto diritto di giocare nello stadio della propria città. Tenga conto che un mese fa noi abbiamo firmato una convenzione con l’Anci, l’associazione che raggruppa i comuni italiani. Le porto un esempio: sappiamo bene che i Comuni sono in una grande difficoltà finanziaria. Nel momento in cui una società si sostituisce al Comune nell’opera di intervento ha un problema serissimo in quanto non può accendere il mutuo se la convezione che ha la società non corrisponde almeno agli anni in cui va fatta la restituzione del mutuo. Quindi, una delle normative che abbiamo introdotto è esattamente questa: nel momento in cui una società deciderà autonomamente di intervenire, ci sarà un adeguamento della convenzione al numero degli anni necessari per il buon fine dell’operazione. Fermo restando che il punto irrinunciabile è che si facciano gli stadi adeguati alle esigenze e nella propria città».
 
Ritornando al discorso delle trasferte, la Lega Pro conferma il proprio impegno affinché i tifosi di Lecce e Catania possano seguire ovunque le proprie squadre in questo finale di stagione?
«Confermo l’impegno della Lega Pro e posso aggiungere che anche le società si stanno adoperando in tal senso. Non a caso abbiamo elaborato con loro, con il Ministero e le Questure il Progetto 3P che dovrebbe portare proprio a questo. Anche se poi si verificano delle contraddizioni come quella di Bisceglie che ormai tutti conosciamo bene. Dico solo una cosa: il problema strutturale del “Ventura” perché non è stato sollevato dall’inizio della stagione visto che tutti gli altri lavori erano stati eseguiti come richiesto?».
Cosa farà la Lega Pro per assicurare la presenza dei tifosi leccesi e catanesi nelle ultime trasferte della stagione?
«Fermo restando il ruolo delle forze dell’ordine, indubbiamente molto importante e che rispettiamo, per noi l’evento calcistico senza tifosi al seguito non ha ragione d’esistere. Il calcio è per le famiglie ed ha bisogno della passione dei tifosi. È giusto di conseguenza che Catania e Lecce vengano seguite dai propri tifosi anche in trasferta. Siamo pronti ad incontrare il questore di Lecce e il questore di Catania, d’intesa anche con l’Osservatorio Nazionale, per stabilire di comune accordo le misure da mettere in campo per assicurare la partecipazione dei tifosi e anche la sicurezza di chi va a vedere le partite».
Crede che l’incontro di lunedì servirà a riportare il sereno nei rapporti tra Catania e Lecce?
A parer mio è stato un incontro proficuo. Il fatto che i rappresentanti delle due società, Saverio Sticchi Damiani e Pietro Lo Monaco, si siano parlati e abbiano charito alcune situazione è indubbiamente un aspetto positivo. Sono stati loro stessi a prendere l’impegno per disputare una partita amichevole nella prossima stagione, una bellissima iniziativa che qualcuno però ha preso con un risolino e questo non è affatto bello».
Segretario, possiamo dire che superata la trasferta di Catania non ci saranno più divieti per i tifosi del Lecce?
«Me lo auguro per il bene del calcio. Guardi, io faccio un salto in avanti e premetto che non so chi vincerà il campionato tra Lecce, Catania e anche lo stesso Trapani che ha le carte in regola per puntare al salto di categoria. Personalmente però mi auguro che l’ultima giornata non serva a niente e che il primo posto sia stato ormai assegnato. Dico questo perché nell’ultimo turno di campionato è in programma Monopoli-Lecce: ecco, non vorrei che qualcuno impedisse ai tifosi leccesi di partecipare a quella partita. Sarebbe una follia»
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