Presunta combine Bitonto-Picerno, perquisizioni della Finanza. Il club barese si difende

Presunta combine Bitonto-Picerno, perquisizioni della Finanza. Il club barese si difende
di Mimmo CARRIERI
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Giovedì 20 Giugno 2019, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 19:45
Un’ombra sull’ultimo campionato di serie D girone H, che vede il Taranto spettatore interessato. Questa mattina la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizione e sequestrato documenti nelle abitazioni di otto calciatori del Bitonto e negli uffici del club barese. L’attività investigativa messa in campo dalla Guardia di Finanza su input della Procura di Bari mira ad accertare una presunta combine relativa alla gara Picerno-Bitonto del 5 maggio scorso, ultima giornata di stagione regolare del girone H. Il match finì 3 a 2 per i lucani, che per suggellare la promozione (con il fiato sul collo del Cerignola) avevano bisogno dei 3 punti a tutti i costi. Secondo il teorema degli inquirenti baresi l’esito della partita sarebbe stato concordato per consentire il successo del club del presidente Curcio. Se l’indagine dovesse trovare riscontri e passare così anche al vaglio della giustizia sportiva, il Picerno rischierebbe davvero grosso, potenzialmente con una retrocessione d’ufficio in Eccellenza, così come pure il Bitonto potrebbe incappare in una penalizzazione. Ma siamo ancora agli albori dell’indagine.
 «L'Usd Bitonto Calcio, con
riferimento alla notizia diffusasi nelle ultime ore relativa ad
un'indagine in corso da parte della GdF, tiene a precisare di
non essere stata raggiunta sino a questo momento da alcuna
informazione di garanzia e dichiara di essere estranea ai fatti
a cui gli organi di stampa fanno riferimento». È quanto scrive
in una nota la società Usd Bitonto Calcio, i cui giocatori e
dirigenti sono coinvolti in una indagine della Procura di Bari
per frode sportiva, relativa alla presunta combine di una
partita del 5 maggio scorso contro il Picerno.
Nella nota a firma di Francesco Rossiello e Antonello Orlino,
rispettivamente presidente e vicepresidente della società
sportiva, che annunciano «silenzio stampa fin quando non verrà
fatta maggiore chiarezza», si legge ancora che «la società
confida nel corretto svolgimento delle indagini e nel regolare
corso della giustizia. In attesa che la giustizia faccia il suo
corso e tutto venga acclarato, continuerà ad operare, come ha
sempre fatto, nel pieno rispetto dell'etica sportiva ed in
osservanza delle regole, prendendo sin d'ora le distanze da chi
non osserva le medesime regole, così danneggiando l'immagine
della società, della città di Bitonto e dello sport in
generale». 
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