Cosenza: contro i bomber della B attenzione al massimo

Il difensore giallorosso Ciccio Cosenza
Il difensore giallorosso Ciccio Cosenza
di Tonio DE GIORGI
3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Luglio 2018, 05:30
Un salto indietro, tre scalate senza mai toccare la cima, finalmente l'arrampicata giusta e il ritorno su una vetta che Ciccio Cosenza aveva deciso di abbandonare qualche stagione fa. Il difensore del Lecce, nel ritiro laziale di Terminillo, riavvolge il nastro della propria carriera, torna all'estate di tre anni fa quando decise di riempire le valigie e salutare quella che era stata la sua città calcistica, Vercelli. Per Cosenza fu un ritorno al sud, quindi verso casa, la sua Reggio Calabria, che resta solo vicina perché la sua nuova casa calcistica è nel tacco d'Italia dove da tre stagioni veste la maglia giallorossa del Lecce. Ai calciatori succede spesso di cambiare aria, per svariati motivi: un contratto in scadenza, una stagione deludente, una proposta allettante o, semplicemente, il fascino di vestire un'altra casacca. O ancora per altri motivi che restano tra i segreti di ogni calciatore. Una cosa è certa: Ciccio Cosenza era in Serie C e scelse di firmare un contratto con il Lecce, con la squadra di cui è diventato leader e vice capitano. Oggi, se ripensa alla scelta fatta qualche estate fa, non tradisce alcun pentimento. "A mio modo di vedere questa promozione in Serie B è stato il giusto premio per aver accettato tre anni fa una piazza importante come Lecce - afferma il difensore di Locri, 32 anni. Lasciando Vercelli ho lasciato la serie cadetta e ora dopo tre campionati di Serie C e di sofferenze tutti assieme siamo riusciti a riportare Lecce ed il Lecce in una categoria più consona alla sua realtà". L'avventura di Cosenza in giallorosso ebbe inizio nell'estate in cui le redini della società leccese passarono dalle mani della famiglia Tesoro ad un gruppo di imprenditori guidato da Saverio Sticchi Damiani diventato successivamente presidente del sodalizio giallorosso. Al terzo tentativo fatto dalla onerosa gestione del nuovo gruppo dirigente il traguardo è stato centrato. "Siamo di nuovo nel calcio che conta e abbiamo una grande voglia - assicura -. Tra Lega Pro e Serie B il livello cresce, in generale". Ci vorrà pochissimo tempo per capire che è un'altra storia con la presenza di squadre blasonate e organici ben attrezzati per non fallire gli obiettivi annunciati. "Avremo a che fare con attaccanti che hanno maggiore fisicità e qualità - spiega -. Se, per esempio, lo scorso anno concedevi agli avversari tre palle gol, una la buttavano dentro; in B, invece, su tre occasioni concesse il rischio di prendere due gol è veramente alto. Sicuramente, però, anche il livello dei difensori è maggiore. Come dicevo prima, la Serie B in generale è superiore". Lo sanno bene gli addetti ai lavori e il Lecce sta cercando di attrezzarsi al meglio per affrontare il campionato cadetto. Negli ultimi giorni il direttore sportivo Meluso si sta concentrando sul potenziamento del reparto difensivo. L'ingaggio di Lucioni, che si è legato al Lecce per tre anni (sarà disponibile da metà ottobre a causa di una lunga squalifica che sta scontando) rappresenta un innesto di qualità ed esperienza che molti club invidieranno a Liverani. L'allenatore romano sta assemblando il nuovo Lecce intorno alla struttura madre del 4-3-1-2. "Come ha avuto modo di dire il mister anche quest’anno avremo una linea difensiva a quattro, poi, magari, come successo anche in passato se ci saranno delle situazioni particolari potremo anche giocare a cinque - la sua previsione -. Però in questi giorni di ritiro stiamo lavorando molto sulla difesa a quattro". Una squadra che si completerà con il passare dei giorni e che da fine agosto inizierà ad inseguire un altro obbiettivo, quello di difendere la Serie B conquistata con tanti sacrifici qualche mese fa. "Il nostro obiettivo comune era quello di far ritornare il Lecce in Serie B - conclude -, ora ognuno di noi ambisce a confermarsi e migliorarsi. Ogni calciatore deve alzare sempre l'asticella delle proprie ambizioni, andando per gradi”.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA