Lecce, la salvezza ad un passo. Può arrivare il 13 maggio contro l'Udinese

L'esultanza di Krstovic dopo la rete dell'1-1
L'esultanza di Krstovic dopo la rete dell'1-1
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 6 Maggio 2024, 05:00
Da ieri pomeriggio è partito il conto alla rovescia in casa del Lecce in attesa del conforto dell’aritmetica. La salvezza, a questo punto, è soltanto una formalità per la squadra allenata da Luca Gotti che, in casa del Cagliari, ha confermato ancora una volta di meritare la permanenza nell’Olimpo del calcio italiano. Si sapeva che non sarebbe stato per niente facile uscire indenni dal confronto dell’Unipol Domus, per mille motivi. Intanto, la vittoria a sorpresa ottenuta dal Sassuolo contro i campioni d’Italia dell’Inter ha creato seri grattacapi a tutte le squadre in lotta per la salvezza. Cagliari compreso che ora ha solo quattro punti di vantaggio sugli emiliani, cui dovrà rendere visita nella penultima giornata di questo imprevedibile finale di stagione. E quando ci si ritrova con l’acqua alla gola si è disposti a tutto pur di salvare la pelle. Il Cagliari ieri ha fatto di tutto e di più nel tentativo di conquistare l’intera posta in palio davanti ai propri tifosi. Basta dire che dopo l’1-0 firmato da Mina a metà del primo tempo all’improvviso sono scomparsi i palloni dal rettangolo verde. Per non parlare delle continue perdite di tempo messe in atto da Mina in primis ma anche dai vari Zappa, Luvumbo, Dossena, Deiola. Ci si è messo pure l’arbitro Marcenaro, sicuramente tra i giovani più interessanti della Can, ieri però protagonista di una prestazione negativa. In due occasioni è stato salvato dal var Abisso, sul gol annullato per il tocco di mano di Deiola e poi sulla mancata espulsione di Gaetano.
Per tutte queste ragioni il punto conquistato ieri dal Lecce vale oro. Ha ragione quindi il tecnico Gotti ad affermare che la sua squadra ha giocato una gara intelligente. Se si fosse lasciata prendere dal nervosismo, e ci poteva pure stare visto tutto quello che è accaduto in campo dall’inizio alla fine, l’epilogo probabilmente sarebbe stato amaro. E invece, Blin e compagni hanno avuto la pazienza di saper aspettare il momento giusto per sferrare il colpo letale con Krstovic, ben assistito dal redivivo Almqvist, dopodiché sono stati pure sfortunati. Perché per due volte il portiere Scuffet è stato salvato dai legni della porta sui colpi di testa di Baschirotto prima e di Sansone dopo, quindi l’estremo difensore cagliaritano ha dovuto fare gli straordinari per evitare che il destro violento da fuori area di Blin finisse nel sacco. Per il Lecce sarebbe stata l’apoteosi per un traguardo raggiunto con tre giornate d’anticipo. Alla fine però è arrivato soltanto un pareggio, comunque gradito, che rimanda solo di pochi giorni l’appuntamento con la salvezza.
Di sicuro, basterà battere l’Udinese nel prossimo turno casalingo, fissato per lunedì 13 maggio, alle ore 18.30, per dare inizio ai festeggiamenti. Chissà, potrebbe bastare pure un punto, se le rivali dovessero in qualche modo inciampare in dirittura dello striscione del traguardo. Quel che importa è che il destino del Lecce dipende soltanto dal Lecce ed è qualcosa di straordinario per una squadra che, a tre giornate dalla fine del campionato, ha già conquistato un punto in più rispetto ai 36 finali della passata stagione.
Contro l’Udinese mancherà Piccoli, arrivato ieri alla quinta ammonizione stagionale. Per l’attaccante bergamasco scatterà la squalifica per un turno. Un’assenza pesante, questo sì, ma che non deve preoccupare più di tanto Gotti che sa di poter contare su valide alternative, da Sansone a Pierotti, allo stesso Almqvist, ieri finalmente decisivo con il primo assist della stagione. Allora non resta che preparare le bandiere, la festa sta per iniziare.
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