Si pensa al futuro. Perché la strada per diventare il prossimo numero 1 del Mondo è tracciata, segnata. Se davvero Jannik Sinner vuole diventare il migliore allora deve pensare ai prossimi impegni, ai prossimi Slam. Al momento la classifica ATP dice che l'altoatesino è ben saldo al quarto posto, alle spalle di Medvedev, battuto ieri e quindi nel mirino, e dopo Alcaraz e Djokovic, rispettivamente secondo e primo della graduatoria mondiale. Al netto di quelli che sono i Masters 500 e 1000, che di punti ne regalano abbastanza, l’obiettivo è quello di cercare di vincere un altro Slam. Il prossimo è il Roland Garros, a fine maggio, a Parigi. Poi c’è Wimbledon a luglio e infine l'Us Open.
L'ostacolo Roland Garros
A differenza di Pietrangeli e Panatta, che hanno vinto a Parigi sulla terra, il gioco di Sinner al momento non sembra adatto a questa superficie nonostante sia nato in Italia e quindi, almeno sulla carta, dovrebbe essere un poco più avvantaggiato.
Gli altri Slam
Chiuso il discorso francese quindi, meglio concentrarsi (siamo sicuri che non sarà solo quello il suo obiettivo) su Wimbledon e gli Us Open. Sull’erba londinese, dove Berrettini è andato ad un passo dalla storia, potrebbe sicuramente avere un poco più di possibilità. Come ce le avrà sicuramente negli Stati Uniti, sul cemento, che a quanto pare è la sua superficie preferita e lo ha fatto vedere sia a Torino sia in Spagna con la Coppa Davis. Ma se c’è un tratto distintivo di Jannik, però, è quello di avere la voglia, sempre (ieri ve lo abbiamo spiegato ampiamente) di migliorarsi e di cercare a tutti i costi la vittoria. Dappertutto. La strada è tracciata, insomma. Adesso serve solo lavorare, ancora di più. Perché citando un calciatore, Sanchez dell’Inter, «i campioni sono così». Sono decisivi. Vincono ed escono fuori quando serve e quando conta. E Sinner è uno di questi.