L'ultimo saluto a Salvatore Giannone: Cavallino piange lo storico corista "Balilla"

L'ultimo saluto a Salvatore Giannone: Cavallino piange lo storico corista "Balilla"
L'ultimo saluto a Salvatore Giannone: Cavallino piange lo storico corista "Balilla"
di Francesca PASTORE
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Aprile 2024, 19:58

A Cavallino il giallo e il rosso sono i colori che hanno accompagnato sabato l’ultimo viaggio di Salvatore Giannone – per tutti Balilla – verso il riposo eterno. Due colori che trasmettono forza, coraggio, il legame ad una terra, ad una squadra, da sempre, per sempre. Ma anche il rosso del casco che Salvatore ha indossato con impegno e grande dedizione nell’arma dei vigili del fuoco. I suoi colleghi gli hanno reso omaggio con profonda commozione, per lui da cornice il suono delle sirene, i mezzi e gli autocarri speciali, le divise, i fumogeni, gli applausi deli ultras e i RdN ragazzi della curva 1981.

“Voglio condividere con voi i bellissimi omaggi per papà! Sono immagini tristi e meravigliose che porterò sempre nel cuore – si legge sulla pagina social della figlia di Salvatore Giannone - Voglio vedere sorridere tutti i suoi cari amici come lui adesso starà facendo da lassù.

Ci tengo a ricordare quello che papà mi disse lo scorso dicembre: "io spero che la curva Nord sia oggi un luogo di festa e di rispetto come nei bellissimi anni in cui ero capo ultrà!" NO alla violenza! Amatevi e rispettatevi”.

C’è un bellissimo sole caldo quando il feretro di “Balilla” giunge in piazza Castromediano a Cavallino e nella chiesa madre per la funzione religiosa, che è stata celebrata da don Alberto alla presenza della famiglia, dei tantissimi amici, compagni di lavoro e della “sua” Curva Nord. Davanti all’ingresso della parrocchia Santa Maria Assunta uno striscione in cui si legge “La Cavallino ultras saluta il suo mentore! Ciao Balilla!”, intorno visi commossi segnati dalle lacrime. Salvatore Giannone, cavallinese, negli anni Ottanta corista della Nord, è scomparso venerdì all’età di 59 anni dopo aver lottato a lungo con tutte le sue forze per cercare di sconfiggere una brutta malattia, senza mai smettere di tifare per la sua squadra del cuore. La notizia della sua morte è stata ricordata sabato in occasione della partita del Lecce contro l’Empoli. Prima del fischio d’inizio il presidente Sticchi Damiani, accompagnato dai “senatori” Blin, Baschirotto e Falcone, si è recato sotto la Nord per deporre un mazzo di fiori davanti allo striscione esposto dai ragazzi della curva. Tutto lo stadio ha applaudito, gli stesso tifosi empolesi hanno omaggiato Giannone esponendo a loro volta uno striscione che lo ricordava. Momenti di grande emozione si sono vissuti anche sabato pomeriggio nel corso del suo funerale. Per Salvatore sono giunti in tantissimi per rendergli l’ultimo saluto. La sua bara - sopra rose rosse e il casco da vigile del fuoco - è stata scortata sino al cimitero da tutti i presenti. Anche al campo santo – per lui – parole e “cori”, lacrime e dolore. Ma anche gli occhi al cielo, a tentar di scorgere il sorriso di Balilla illuminato dall’inseparabile sciarpa giallorossa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA