Napoli campione, estasi sul lungomare: in migliaia si stringono in un solo abbraccio

Al fischio finale Partenope ritrova la magia: lacrime di emozione nella zona dei ristoranti

La festa al Lungomare
La festa al Lungomare
di Gennaro Di Biase
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Venerdì 5 Maggio 2023, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 09:03

Il lungomare è tutto azzurro, nella grande notte della festa che parte dal fischio finale alla Dacia Arena. Migliaia di tifosi si riversano in via Partenope. Esplodono la gioia, i petardi e le lacrime. Altro che Capodanno o Carnevale di Rio. Fuochi d’artificio. Fumogeni. Un’onda di ebbrezza in riva al mare e a ridosso di un Castel dell’Ovo color Napoli. Una passione che trabocca dal ‘90. «Dopo tutti questi anni di sofferenza - strepita Giovanni Valiante - finalmente è arrivata la gioia. Mi ero già fatto truccare la faccia d’azzurro domenica. Questa è la volta buona. Abbiamo vinto». Già. Si vince una volta e per sempre. All’esterno dei ristoranti si canta “Ohi vita mia”, si canta contro la Juve e per Maradona. Già, Maradona: una statua di Diego viene portata in trionfo all’incrocio tra via Santa Lucia e via Partenope. Il passato e il presente che si intrecciano. «Siamo tutti impazziti», sorride Marianna Credendino. E per certe notti va bene così».

Si dice che, una volta realizzato il desiderio, si smetta di desiderare.

Ma Napoli, unica nel bene e nel male, è unica anche in questo. Il terzo scudetto è arrivato, eppure si continua a desiderarlo in ogni via, sul mare e in ogni piazza.

 

Solo Napoli fa durare la visione della gioia e dell’ebbrezza. Solo Napoli si ribella a questa legge del desiderio che equipara il sogno realizzato al sogno tramontato. Si va avanti fino a notte inoltrata. Tanto rumore, tanta festa e tanti fumogeni ma nessun episodio violento.

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Godot è arrivato, il Carnevale azzurro è partito. E la festa è solo all’inizio. Dal Plebiscito a piazza Vittoria il tripudio si fa totale, a fine match. «Siamo stati così bravi durante la stagione che ci è bastato un pareggio per vincere», sospira Roberta Bottino, col “tre” dipinto sulla guancia. “Un giorno all’improvviso”, in via Partenope, parte a cadenza regolare di 3 minuti. Antonio&Antonio, poco prima, era completamente sold-out per la sfida friulana. E il lungomare è uno dei teatri principali di un’ebbrezza destinata a durare. «Prolungare l’attesa ha esteso la festa - osserva Antonino Della Notte, proprietario di Antonio&Antonio - I turisti sono felicissimi di vivere quest’atmosfera di gioia». Le tv straniere sono tutte pronte a filmare. Radio francesi, videomaker danesi, giornali tedeschi o inglesi. Questo scudetto li attrae sul lungomare come il miele con le api: il tricolore azzurro, arrivato nella terra in cui il sacro è il profano e viceversa, sa un po’ di religione.

Tutta la notte è azzurra. Napoletanità è anarchia e gioia, autenticità e caos. È il bene e il male dell’eccesso. E infatti il divieto di circolazione imposto dalle ordinanze è messo a rischio. In tanti ci provano, a scendere last-minute, al fischio finale, per tuffarsi nella folla. Sul lungomare è apparso ieri un nuovo striscione: «La storia ha voluto un’altra data: Napoli campione d’Italia 4-6-2023». Anche se il sesto mese dell’anno sia giugno, e non maggio. Un refuso dettato dalla paura, e cioè dalla speranza di vincere. «Il Napoli e Napoli sono sempre imprevedibili - commenta Alessandro Stingo, occhi fissi sul campo di Udine - Così come in estate nessuno si aspettava che ci bastasse un punto nelle ultime sei giornate di Serie A per diventare campioni d’Italia». 
«La squadra aveva paura di vincere - aggiunge Serena Sposati, milanese - Questa è la verità dell’ultima settimana. I ragazzi sono stati bravi proprio perché non avevano pressione». Tutto ora è andato al suo posto. E il timore di vincere si è trasformato in trionfo. Dal Vesuvio spunta una nuvola che sembra azzurra. E si confonde col mare e con la maglia della bambina che sta guardando il vulcano dalla balaustra un po’ screpolata di via Partenope. È l’immagine del riscatto. Sembra tutto azzurro. Per tutta la notte. E lo è.
 

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