Il Var e l'arbitro Abisso mandano in fumo la rimonta del Lecce contro il Milan

L'arbitro Abisso al Var
L'arbitro Abisso al Var
di Lino DE LORENZIS
3 Minuti di Lettura
Domenica 12 Novembre 2023, 05:00
All’inferno e ritorno. Con un finale al cardiopalma in cui accade di tutto e che vede come protagonisti Piccoli, Thiaw, l’arbitro Abisso e il Var Guida. Per raccontare l’emozionante 2-2 con cui si è concluso il confronto del Via del Mare tra Lecce e Milan è necessario però partire proprio dalla fine ed esattamente dal golazo del 3-2 del centravanti bergamasco che manda giù lo stadio al quarto dei cinque minuti di gioco concessi dal direttore di gara. Una prodezza: controllo del pallone con le spalle alla porta prima di lanciare una sassata che finisce nell’angolino alla destra del portiere Maignan. E mentre Piccoli festeggia il gol con i 30 mila del Via del Mare, Pioli ed i calciatori del Milan si interrogano sul clamoroso harakiri rossonero. L’arbitro Abisso guadagna il cerchio di centrocampo fino alla “chiamata” del Var. Tra lo stupore generale infatti il fischietto palermitano, i cui precedenti con il Lecce sono a dir poco disastrosi e conditi da un mare di polemiche, si avvicina al monitor e dopo una rapida visione prende la decisione che fa imbufalire i giallorossi: gol annullato per un precedente pestone, o forse meglio dire un pestoncino, di Piccoli su Thiaw. L’occhio vigile del Var Guida cristallizza il risultato sul 2-2 e non succede più nulla fino al triplice fischio. Abisso viene circondato dai calciatori del Lecce, che faticano ad accettare la decisione che manda in frantumi il sogno di rimonta dei ragazzi di D’Aversa, mentre il diesse Trinchera ne ha per tutti e non le manda a dire.
E sì, è proprio dura da mandar giù. Sarebbe stato un epilogo da sogno per una squadra che ha avuto il merito di crederci fino alla fine dopo lo 0-2 con cui era terminato il primo tempo. Una porzione di partita caratterizzata soprattutto dai gravissimi errori commessi dai calciatori del Lecce, protagonisti di una fase difensiva a dir poco imbarazzante. Tanti svarioni da matita rossa al punto da far diventare un fenomeno anche Rejinders, indubbiamente un buonissimo calciatore ma di sicuro non un crack del mondo della pedata. Così D’Aversa ha dapprima provato a riportare i suoi sulla retta via, sfruttando l’intervallo per mostrare il video delle due reti subite quindi, e dopo aver preso atto della mancata reazione ha deciso di intervenire drasticamente proponendo quattro volti. Il primo ad entrare è stato lo spagnolo Gonzalez, poco dopo è toccato anche a Sansone, Blin e Piccoli. Da quel momento è iniziata un’altra partita visto che la musica in campo è cambiata. Il Lecce ha cominciato a schiacciare il Milan nella propria metà campo fino a trovare la rete del momentaneo 1-2 con un guizzo sotto porta di Sansone, abile a ribadire alle spalle di Maignan una spizzata di Blin. Dopodiché, prendendo spunto anche dal coro incessante della Nord Fate come noi, non mollate mai”, Banda ha ripreso il Diavolo valorizzando una straordinaria azione manovrata e rifinita da Sansone facendo centro con un tiro a giro imparabile anche per un campione come Maignan. A quel punto, il Lecce ha creduto nell’impresa e dopo aver colpito il palo con lo scatenato Sansone ha creato altre occasioni per calare il tris. Che è pure arrivato nel recupero ma è stato annullato. Resta comunque la prestazione: assolutamente da cancellare quella del primo tempo, da valorizzare invece quella della ripresa in cui si è vista in campo una squadra degna della serie A. Ora arriva la sosta che sarà utile per recuperare un po’ di energie in vista dello scotro diretto di lunedì 27 novembre al Bentegodi contro il Verona dell’ex Baroni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA