Giochi 2026, Invitalia validerà tre progetti e lancerà la gara per gli impianti

Giochi 2026, Invitalia validerà tre progetti e lancerà la gara per gli impianti
Giochi 2026, Invitalia validerà tre progetti e lancerà la gara per gli impianti
di Domenico PALMIOTTI
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Giovedì 25 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 14:18

Anche la società pubblica Invitalia (fa capo al ministero dell’Economia) entra nella partita dei Giochi del Mediterraneo. Il commissario Massimo Ferrarese tra l’altro ieri e ieri pomeriggio ha avuto dei confronti con Invitalia che si sono chiusi positivamente. Nella prossima settimana Invitalia e struttura commissariale dovrebbero definire un accordo quadro. Invitalia, al pari di Sport e Salute, altra società pubblica, agirà con i poteri del commissario e offrirà un servizio alla struttura commissariale. 

Secondo una prima intesa di massima, Invitalia dovrebbe occuparsi della verifica dei progetti relativi allo stadio del nuoto e al centro nautico di Taranto e allo stadio di Lecce.

La verifica dei progetti è uno step dell’iter prima che gli stessi siano messi a gara di appalto per la realizzazione. Per queste ulteriori verifiche, il commissario si era inizialmente rivolto a Sport e Salute, che sta già definendo e verificando i progetti relativi alla ristrutturazione dello Iacovone e alla ricostruzione del PalaRicciardi, che diverrà un impianto polivalente. Ma Sport e Salute ha detto a Ferrarese di non potersi accollare altri progetti poiché ha esaurito il budget pattuito con le società che si occupano di questi adempimenti. Ferrarese ha quindi sondato Invitalia e il riscontro è stato positivo. A differenza di Sport e Salute, Invitalia non ha un accordo e un budget pre definito con chi si occupa di verificare i progetti, ma ha selezionato a monte i soggetti da utilizzare in base alle necessità.

I dettagli

Usando i poteri del commissario, adesso Invitalia lancerebbe una gara con procedura accelerata - potrebbe essere svolta in circa 15 giorni -, metterebbe in concorrenza le realtà già individuate e affiderebbe l’incarico della verifica. Questo sarebbe il primo caso in cui vengono utilizzati i poteri del commissario relativamente allo snellimento dei tempi e delle procedure. Quasi certamente Invitalia verificherà stadio del nuoto e centro nautico. Quest’ultimo dovrebbe essere il primo intervento ad andare in appalto. Ma Invitalia potrebbe anche appaltare la costruzione delle due opere. In questo modo struttura commissariale e Invitalia sostituirebbero il Comune di Taranto nelle gare. Anche per Lecce, per la ristrutturazione dello stadio di Via Del Mare, Ferrarese vorrebbe incaricare Invitalia sia per la verifica che per l’appalto. Ma su Lecce ci sarà un ulteriore passaggio prima di decidere. 
Mentre andrà a Sport e Salute la redazione dei nuovi progetti annunciati per Taranto da Ferrarese, e cioè skate park, pista di pattinaggio, quattro campi da tennis e parcheggio nel rione Salinella, in un’area vicina allo Iacovone, e ristrutturazione del complesso Magna Grecia di via Zara, dismesso e abbandonato da anni. Quest’ultimo ospiterà otto campi da tennis destinati ai Giochi, di cui uno centrale, due laterali - questi primi tre provvisti di posti per il pubblico - e cinque per gli allenamenti. Siccome l’organizzazione dei Giochi chiede dodici campi da tennis, i quattro mancanti saranno realizzati nell’area della Salinella. 
I cinque progetti per i quali Ferrarese si servirà di Sport e Salute e di Invitalia valgono complessivamente 120 milioni. Sono il nocciolo duro dell’evento del 2026, i cinque impianti più significativi. I progetti sono pronti, eccetto Iacovone, PalaRicciardi e stadio del nuoto che dovrebbero essere consegnati a maggio. Delle piscine olimpioniche si sta occupando lo studio di architetti di Prato che ha vinto il concorso internazionale lanciato tempo addietro. 
Fare le verifiche dei progetti in corso d’opera ed usare la via breve, risponde all’esigenza di guadagnare tempo, visto che la tabella di marcia dell’impiantistica dei Giochi sconta ritardi non indifferenti, tant’é che alcuni completamenti, ed è il caso di Iacovone e stadio del nuoto, avverranno molto probabilmente a Giochi conclusi, visto anche che il mandato del commissario termina a dicembre 2026. 
La verifica accelerata dei progetti, però, potrebbe essere solo un passaggio. Infatti il commissario punta sempre ad ottenere dall’Avvocatura dello Stato, come già scritto da Quotidiano, un parere favorevole circa l’utilizzo della procedura negoziata. Rispetto alla gara classica, non si lancia un bando e si attende che le imprese partecipino - cosa che richiede qualche mese -, ma si seleziona in partenza un gruppo di imprese mettendole in concorrenza e trattando l’offerta migliore. In sostanza, per snellire i tempi che precedono la partenza dei cantieri, si sta cercando di azionare più leve. Ma intanto la registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto interministeriale che sblocca le prime 27 opere con un finanziamento di 167 milioni, non è ancora avvenuta.

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