Si va tutti a scuola, ma nelle fattorie. Piccoli studenti in visita nelle aziende

Scuola in fattoria cia
Scuola in fattoria cia
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 07:56

Il latte non “nasce” sugli scaffali del supermercato. È ciò che ieri mattina hanno appreso con stupore i piccoli alunni delle classi seconde della scuola primaria “Pascoli-Giovinazzi” di Castellaneta, impegnati nel primo mini-tour di “Scuola in Fattoria”, manifestazione itinerante fra le aziende agricole e quelle di trasformazione organizzata dall’area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia Agricoltori Italiani di Puglia.

Sessanta scolari accompagnati da 10 insegnanti e dallo staff della Cia, sono partiti da Castellaneta per una visita guidata all’azienda “Granarolo” di Gioia del Colle.

Le visite guidate

I giovani visitatori sono stati divisi in più gruppi e, accompagnati dai dipendenti dello stabilimento hanno scoperto tutte le fasi propedeutiche al confezionamento di bottiglie e tetrapak di latte fresco e a lunga conservazione. La seconda tappa della prima uscita di “Scuola in Fattoria” è stata invece l’azienda agricola “Prichicca”, sita in contrada Caccamone al confine tra i territori di Castellaneta, Laterza e Gioia del Colle.

Accompagnati dai fratelli Stano, titolari dell’azienda agricola, gli alunni sono stati a lungo a contatto con la natura, visitando la stalla, dando da mangiare foraggio a mucche e vitellini circa duecento e assistendo con gli occhi spalancati e meravigliati alla delicata fase della mungitura.

Dulcis in fundo, l’allegra scolaresca si è spostata nella vicina “Masseria Tafuri” dei fratelli Angelo e Michele Sergio. E hanno assistito alle operazioni di raccolta del latte munto poco prima per essere trasferito nel caseificio per la successiva lavorazione.

Una giornata da incorniciare per alunni, maestre, organizzatori e aziende ospitanti poco prima dell’ora di pranzo, la carovana festosa della Cia ha fatto ritorno a Castellaneta con un ricco insegnamento: ciò che di buono e portiamo in tavola non nasce per caso e già confezionato, bensì è frutto di lavoro, sacrificio e tanta passione degli agricoltori.
 

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