In Puglia è Festa della Liberazione. Salvemini a Lecce: «Difendiamo l'eredità dei partigiani»

Cerimonia anche a Brindisi e Taranto

In Puglia è Festa della Liberazione. Salvemini a Lecce: «Difendiamo l'eredità dei partigiani»
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Giovedì 25 Aprile 2024, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 14:22

La Puglia celebra la Liberazione: tanti gli appuntamenti per il 25 aprile. Dal capoluogo salentino a Bari, nei Comuni grandi e piccoli della regione cerimonie civili e religiose ricordano il 79esimo anniversario della fine dell’occupazione nazifascista in Italia e la lotta di resistenza militare e politica delle forze partigiane durante la Seconda guerra mondiale.

Lecce

La cornice della celebrazione del 25 Aprile a Lecce, è Piazza Partigiani dove si è tenuta la tradizionale deposizione della Corona presso la “Scheggia marmorea” dedicata ai salentini che presero parte alla lotta di liberazione e gli interventi delle autorità e dei rappresentanti di Anpi e della Consulta provinciale degli studenti. 

 

«Il 25 aprile è una data alla quale sono legati i valori democratici e repubblicani ai quali ogni amministratore pubblico si sente di appartenere, oltre ogni contingente differenza di vedute politiche. È una festa nazionale, cioè di tutti gli italiani - ha detto il sindaco Carlo Salvemini - 
Oggi essere antifascisti vuole dire difendere l’eredità dei partigiani, ma anche degli internati militari che dissero no alla collaborazione con i nazisti, e degli italiani, donne e uomini, che riuscirono a cacciare dalle loro città gli occupanti, che difesero la propria dignità davanti alla tracotanza dei nazisti e dei loro fiancheggiatori. Difendiamo questa eredità praticando fino in fondo quelle libertà democratiche per le quali tanti giovani sacrificarono la vita». 

Taranto

Si è svolta in Piazza della Vittoria a Taranto, con inizio alle ore 10, la commemorazione solenne per il 79esimo. Anniversario della Liberazione.
A presiedere la cerimonia, a cui sono state invitate a partecipare tutte le autorità nonché le associazioni combattentistiche e d’arma, il Prefetto di Taranto, Paola Dessì, accompagnata dal Comandante Interregionale Marittimo Sud, Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro.
Il programma prevede l'alzabandiera, il picchetto d'onore, la lettura dei messaggi istituzionali, gli interventi commemorativi e la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti.

Brindisi

Le celebrazioni del 25 aprile sono un momento di profonda riflessione sulla libertà, la democrazia e il sacrificio di coloro che hanno lottato per difendere questi valori fondamentali. Ogni anno, Brindisi si unisce al resto del paese per onorare la memoria dei partigiani, dei caduti e di tutti coloro che hanno contribuito alla lotta per la libertà. Questa mattina in Piazza Santa Teresa, alla presenza delle Autorità civili e militari, si è svolta la cerimonia commemorativa del 79esimo anniversario della Liberazione, promossa dalla Prefettura in collaborazione con la Brigata Marina San Marco ed il Comune di Brindisi. 
Dopo gli onori al Prefetto ed il passaggio in rassegna del Reparti schierati, si terrà la cerimonia dell'Alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti. A seguire intorno alle ore 11, si proseguirà in piazza Sottile De Falco dove, tra l’altro, saranno accolti i partecipanti alla Pedalata antifascista di Anpi e Fiab. Dopo il discorso dell’Anpi Brindisi e di altre Autorità, sarà deposta una corona d’alloro sotto la targa dedicata al partigiano brindisino, medaglia d’oro della Resistenza, Vincenzo Gigante, e a tutti gli altri combattenti e i caduti della lotta di Liberazione di Brindisi e provincia. Come ogni anno, un cestino di fiori onorerà i finanzieri Tony Sottile e Alberto De Falco, vittime innocenti della mafia, partigiani della legalità. Alle antifasciste e agli antifascisti saranno dedicate musiche e letture della Resistenza. «È urgente un 25 aprile 2024 di liberazione dalla guerra. Cessate il fuoco ovunque. Diciamolo: va lanciato un allarme. Sono in discussione democrazia, libertà, uguaglianza, lavoro, solidarietà, pace, cioè la repubblica democratica fondata sulla Costituzione e nata dalla Resistenza. Questo 25 aprile non può essere come gli altri. Dev’essere il giorno in cui si ritrova nelle piazze di tutte le città», dichiara Donato Peccerillo (Anpi provinciale).
 

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