Joe Barone è morto. Il cuore del direttore generale della Fiorentina ha smesso di battere a Milano. Alcuni giorni fa era stato colpito da un infarto, poco prima dell'inizio del match di campionato tra Atalanta e la Viola. Avrebbe compiuto 58 anni il 20 marzo.
Joe Barone colpito da malore, trasportato d'urgenza in ospedale: rinviato il match con l'Atalanta
Chi era Joe Barone
Pochi mesi dopo l'acquisto del club dai Della Valle, Rocco Commisso ne annunciò la nomina a suo braccio destro nella società viola, rafforzando così un legame e una collaborazione decollate alcuni anni prima.
La carriera
Nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966 Barone all'età di 8 anni si era trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, a Brooklyn.
La famiglia e il rapporto con Commisso
Il manager siciliano, sposato alla signora Camilla che gli aveva dato quattro figli (Pietro che un anno fa lo ha reso nonno, Salvatore, Giuseppe ex calciatore di Ascoli, Perugia e Salernitana, e Gabriella) era insomma l'uomo di Commisso in tutto e per tutto nel mondo del calcio. L'imprenditore, dopo averlo inviato a Firenze in sua vece in attesa di chiudere la trattativa con i Della Valle, gli aveva poi affidato la gestione e conduzione della Fiorentina fin dai primi tempi, a dimostrazione della completa fiducia e stima.
Era Barone a rappresentare il club viola nei consigli di Lega, era sempre lui a occuparsi in prima persona del mercato ma pure dei progetti del Viola Park e della vicenda stadio. In alcuni casi le sue decisioni e le sue esternazioni hanno suscitato critiche e polemiche ma Commisso si è sempre schierato dalla sua parte: «Più i miei dirigenti vengono criticati, più Rocco starà loro vicino, questo è il mio metodo», ha sempre risposto il patron viola.