Chiara Colosimo, presidente della Commissione Antimafia, scrive a Michele Emiliano: «Non è disponibile a essere audito dalla Commissione». Secca la risposta del governatore: «Ho diritto a partecipare alla Conferenza delle Regioni» (in programma per il 2 maggio, giorno in cui il presidente della Regione Puglia era stato convocato anche in Parlamento per la Commissione Antimafia sul caso Bari.
«Entrambi conosciamo le liturgie politiche e sappiamo che alla Conferenza dei presidenti delle Regioni si può mandare un delegato in propria vece.
La risposta di Emiliano
«Il mio diritto di partecipazione alla Conferenza delle regioni che si svolgerà lo stesso 2 maggio non è una 'liturgia politica' ma è un dovere istituzionale, a maggior ragione perché svolgo il ruolo di vice presidente della Conferenza delle regioni, il che vuol dire che in casi di impedimento del presidente Fedriga ho il diritto e dovere addirittura di presiedere tale importante consesso». Nella lettera Emiliano, rispondendo ancora a Colosimo, ha negato di voler di scegliere la data compatibilmente con le sua esigenze politiche: «le assicuro che, se questa fosse stata la mia volontà, mi sarei limitato a indicarle una data in cui ero disponibile ad essere audito anziché dirle che sono a disposizione della commissione dal 10 al 30 maggio in ogni momento», ha scritto.