Green Up accoglie l’invito di Olivami e “adotta” 400 alberi di ulivo in provincia di Lecce. Un reinvestimento utile sul territorio quello che l’azienda leader nei servizi ambientali integrati con sedi operative in Puglia, Piemonte, Liguria e Lombardia ha posto in essere nel feudo di Carpignano Salentino, paese dell’entroterra idruntino conosciuto per le grandi distese di uliveti. Green Up ha infatti accolto l’invito dell’associazione no profit che si occupa dell’adozione a distanza di piante per riforestare le piantagioni colpite e devastate da Xylella Fastidiosa. «“Olivami” è un progetto unico in Italia - evidenzia Flavio Raimondo, amministratore delegato di Green Up – per modalità e finalità. La Puglia ha subìto un grave danno con l’epidemia da Xylella. La nostra è un’azienda che si occupa di energia rinnovabile ed efficientamento energetico e – continua l’imprenditore - sappiamo bene come il rischio derivante dalla perdita di biodiversità influisca sulla crescita effettiva e potenziale dell’economia. Ecco perché occorre da parte delle imprese che hanno insediamenti industriali in Puglia collaborare sinergicamente – aggiunge - per ripristinare il paesaggio duramente colpito dal batterio killer».
I dati sull'ambiente
Un invito importante quello dell’imprenditore che con la sua azienda gestisce in Puglia gli impianti di estrazione di biogas a Giovinazzo e Andria.
L'associazione
Per questi motivi, azioni importanti come quella posta in essere dall’associazione “Olivami” risultano essere particolarmente utili. Iscritta al Runts, il Registro Unico Nazionale Terzo Settore, la no profit con sede a Martano, altro centro leccese noto per la tradizione olivicola, consente ad aziende, enti e istituzioni di contribuire alla rinascita dell’olivicoltura salentina e pugliese, finanziando la piantumazione di nuovi ulivi in sostituzione di quelli colpiti dalla Xylella. Per ogni pianta adottata, “Olivami” ne mette a dimora una di nuova generazione tollerante e resistente al batterio Xylella Fastidiosa. Gli alberi vengono presi in cura e sono condotti da agricoltori che hanno deciso di abbracciare il progetto dell’associazione. I piani di adozione sono annuali, con la possibilità di essere rinnovati di anno in anno, senza nessun vincolo. «Olivami è un programma di interventi - evidenzia Simone Chiriatti, rappresentante dell’associazione - sostenuto da cittadini, enti e aziende per la rinascita del paesaggio e della produzione olivicola. Seguiamo tutto il percorso dalla piantumazione dell’albero all’assegnazione dei campi ai contadini che hanno perso i loro ulivi e che con caparbia determinazione vogliono tornare a fare olivicoltura di qualità. In questi mesi sono già nati molti giardini aziendali – conclude Chiriatti - e con Fondazione Notte della Taranta abbiamo creato il primo parco agro-culturale a tema». A ogni albero viene assegnato un nome, chi lo adotta può seguirne la crescita ricevendo le coordinate del luogo dove la pianta è stata messa a dimora, ricevendo dal primo anno dell’adozione un litro di olio. Quantità che cresce con il passare degli anni e con l’aumento della produttività dell’ulivo. L’adozione si effettua su www.olivami.com selezionando la quantità e la specie di alberi che si vuole adottare.