Melucci ha firmato per primo. Risorse pronte, via alle opere per Taranto 2026

La firma dell'intesa di ieri a Taranto
La firma dell'intesa di ieri a Taranto
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 10 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:38

«Ci siamo, inizieremo a fare i bandi in tutti i Comuni e sono convinto che, lavorando insieme, come stiamo facendo ormai da molto tempo, possiamo raggiungere l’obiettivo. Ma sono lavori. E non basta solo quello che farà il sindaco o il commissario. C’è bisogno, dopo l’appalto, che le imprese realizzino i progetti esecutivi, che inizino i lavori e che tutto vada bene. Abbiamo previsto piani B».

Soddisfazione ieri da parte del commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, dopo la firma col sindaco  di Taranto Rinaldo Melucci dell’accordo che, a valle del decreto interministeriale che ha sbloccato i primi 167 milioni su 275, regolamenta tutto ciò che è connesso all’esecuzione delle opere previste a Taranto.

E accordi analoghi ci sono anche con tutti gli altri sindaci dei Comuni interessati ai Giochi del 2026. Ma accanto alla soddisfazione, il commissario manifesta anche prudenza. «Sono convinto che noi al 90 per cento l’obiettivo lo centriamo - afferma -. Abbiamo comunque piani B sulle opere più grandi e importanti: stadio e piscine olimpioniche. Nell’eventualità in cui non si potessero realizzare le coperture in tempo utile per i Giochi, le gare si disputerebbero comunque e le coperture verrebbero fatte subito dopo».

Il sindaco

«Dobbiamo dire grazie sicuramente al commissario, al Governo e ai nostri uffici che stanno facendo un lavoro encomiabile - afferma il sindaco Melucci -. Le firme che abbiamo apposto sono tra le più significative nel percorso dei Giochi del Mediterraneo. Non tanto perché legate a procedure amministrative formali e alla dotazione finanziaria che impegniamo, ma perché veniamo da un percorso che era un po’ in salita. Resta sicuramente critico, come ha illustrato il commissario, e dobbiamo correre e lavorare in un clima di sintonia tutti quanti perché il cronoprogramma è molto stretto, ma queste firme avvengono a valle di un intenso lavoro e di una intensa collaborazione istituzionale di cui non possiamo essere che soddisfatti».

Le cifre

Melucci richiama le cifre, anche quelle riferite alle opere del secondo masterplan (ampliamento Iacovone, Magna Grecia, pista pattinaggio e skatepark) e dice che «quando siamo partiti il primo masterplan, quello del 2022, credo avesse una dotazione per Taranto intorno ai 90 milioni. Col lavoro del commissario Ferrarese, siamo ormai arrivati a quasi 161 milioni per Taranto. E ancora abbiamo da discutere dettagli come le opere di contesto e quelle accessorie col Governo. Non possiamo, quindi, che essere convinti del fatto che con il commissario l’accelerazione c’è stata e il miglioramento della ricaduta per Taranto è aumentato. Ed è avvenuto in linea con quello che chiedevamo noi, e cioè che i Giochi fossero un momento di riqualificazione complessiva del tessuto urbano e che consegnassero un’eredità in grado di spingere la transizione del nostro modello economico. Adesso possiamo dire - sottolinea Melucci - che siamo più vicini a quest’obiettivo. Inoltre, nel nuovo masterplan ragioniamo anche di interventi che nel 2022 non c’erano, come lo skatepark, il pattinodromo e il recupero per il tennis del centro Magna Grecia».

La novità

C’è poi una novità. Con i fondi di contesto, il commissario - annuncia Melucci - potrà intervenire per la parte che manca per l’ammodernamento del ponte girevole, la bretella delle Brt (le linee elettriche veloci) per l’ospedale San Cataldo e il ponte della ferrovia per entrare in città. «Infrastrutture cruciali che resteranno alla città - evidenzia Melucci -. Con il commissario ci siamo già presi questa responsabilità e crediamo di poter condurre in porto l’operazione». Melucci ringrazia quindi i tecnici del Comune per il lavoro svolto e attacca coloro che, «in cerca di protagonismo, non hanno nessuna idea di quello che si sta facendo, non hanno nessuna leva da azionare e sono probabilmente quei soggetti che non avevano fatto in modo che Taranto potesse raggiungere certi obiettivi, che oggi stiamo raggiungendo».

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