Il Movimento 5 Stelle fuori dalla giunta. Emiliano: «Dobbiamo sostituire due assessori»

Foto di repertorio
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Giovedì 11 Aprile 2024, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 22:48

Il Movimento 5 Stelle esce dalla maggioranza in Regione. E subito dopo la conferenza stampa, arriva l'incontro. È durato meno di un'ora il faccia a faccia nella presidenza della Regione Puglia tra il presidente del M5s Giuseppe Conte, e il governatore pugliese, Michele Emiliano. Da quanto emerge, è stato un incontro definito «disteso e cordiale», durante il quale Conte ha presentato il patto della legalità e la buona amministrazione, come annunciato in conferenza stampa. «Un incontro sicuramente molto positivo e ne esco più sereno e secondo me con buoni suggerimenti», ha commentato brevemente Emiliano lasciando il palazzo della Presidenza subito dopo. 

Lo stesso governatore ha parlato, poi, a "Cinque minuti" (su Rai1, con Bruno Vespa). «Non si è parlato di assessorati da assegnare a chicchesia. Quel che è certo è che occorre che le amministrazioni abbiano meccanismi un po' più complicati della normale procedere anti-corruzione.

Se accontenterò Conte, loro rientreranno in Giunta? Non abbiamo parlato di questo». E poi sul futuro immediato: «Abbiamo un assessore che si è dimesso perché implicata, come indagata ma senza nessun'altra conseguenza, e uno del Movimento che si è dimessa». Su Pisicchio: «Sono rimasto a bocca aperta anche io, il professor Pisicchio era una persona specchiata, al di sopra di ogni sospetto, almeno fino a poche ore fa».

Cosa aveva detto Conte

«Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Vogliamo dare una fortissima scossa, è il momento di fare pulizia e tabula rasa. Dobbiamo estirpare cattiva politica. Rinunciamo al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe». Così Giuseppe Conte, leader del M5S, questa mattina a Bari in conferenza stampa nella sala Campione del Consiglio regionale.

Le deleghe rimesse sono la vicepresidenza del Consiglio regionale, fin ora di Cristian Casili, dell’incarico di Consigliera delegata alla Cultura di Grazia Di Bari nonché della carica di assessore al Welfare Rosa Barone,  presenti oggi in conferenza stampa insieme con il capogruppo Marco Galante.

Conte ha poi lanciato anche l'idea: "Offriamo un patto per la legalità alle forze di centrosinistra regionale". La mossa dell'ex premier arriva dopo la bufera che sta travolgendo Bari, con le inchieste che toccano da vicino il Comune e la Regione.

Conte andrà a sottoporre il protocollo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per lavorare ad un impegno comune. “Riconosco il grande lavoro fatto in maggioranza – ha detto – nel welfare, nella sanità, nella tutela dell’ambiente, tuttavia rispetto alle vicende di voto di scambio e di pratiche clientelari non si può nascondere la testa sotto la sabbia.  Vogliamo contribuire a far voltar pagina alla politica”.

La posizione dei consiglieri del M5S

«Abbiamo lasciato il perimetro della maggioranza e rimesso le deleghe, ma questo non vuol dire rinnegare il lavoro fatto finora. Lo ha detto il presidente Conte e lo ribadiamo: vogliamo dare un contributo costruttivo e continuare con ancora più impegno a portare avanti i nostri obiettivi per i pugliesi. Reddito di dignità accompagnato per la prima volta in Italia dalla dote educativa, il bando per le imprese sociali, il rafforzamento delle misure per il contrasto alla violenza sulle donne, la partenza degli avvisi per il contrasto al bullismo e cyberbullismo, sono solo alcuni dei risultati raggiunti. Continueremo a lavorare per l'istituzione dell'infermiere di famiglia, il contrasto al consumo di suolo, la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, per garantire i fondi necessari per il comparto della cultura. In questo momento la necessità primaria è garantire la legalità e la buona amministrazione, come scritto nel protocollo presentato al presidente Emiliano in cui si prevede il rafforzamento dei presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa. Le ridicole accuse degli esponenti di centrodestra non solo lasciano il tempo che trovano ma dimostrano la scarsa attenzione rispetto a quanto affermato in conferenza stampa e a quanto scritto nel protocollo, che per trasparenza abbiamo diffuso alla stampa. A differenza loro, il Movimento 5 Stelle non ha alcun problema a parlare di legalità, e a tradurre i suoi principi in fatti. Lo abbiamo dimostrato anche oggi, dando un segnale forte, concreto, che a quanto pare è difficile da recepire per chi ha qualche problema a parlare di legalità. Invece di esporsi come abbiamo fatto noi, e dimostrare che la politica nel nostro Paese può essere davvero capace di agire per il bene delle istituzioni, preferiscono attaccare il presidente Conte per mancanza di argomenti e di idee. Non accettiamo lezioni di legalità da chi ha come leader la premier Meloni che non ha detto una parola sullo scambio di voto politico mafioso avvenuto a Palermo riguardante un esponente di FdI. Una presidente del Consiglio che non è neanche capace di far dimettere Santanchè dopo la palese gravità dell'inchiesta che la riguarda. Invece di attaccare chi difende la legalità con azioni concrete, consigliamo agli esponenti regionali di FdI e FI di guardare in casa propria, così forse potranno capire la differenza tra chi come noi agisce per il bene dei cittadini, e chi si limita solo alla sterile polemica». Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante. Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari

Fratoianni, Sinistra italiana

«Noi come Sinistra Italiana siamo presenti in giunta. Io credo che sia arrivato il momento che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano produca un'iniziativa di discontinuità. Noi forze politiche vogliamo discutere di quello che sta accadendo. E forse, per fare in modo che la discussione sia efficace, è arrivato il momento che da parte del presidente ci sia una iniziativa: Che azzeri la giunta? Che la situazione?». Così il segretario di Sinistra italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni, interpellato dai cronisti in conferenza stampa a Roma in merito ai fatti della regione Puglia. «Penso che un atto come questo aiuterebbe la qualità del dibattito, sottraendolo all'uso strumentale in campagna elettorale», ha precisato. 

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