Brindisi, caso Edison, Patroni Griffi replica a Fi: «Porte aperte al confronto»

Brindisi, caso Edison, Patroni Griffi replica a Fi: «Porte aperte al confronto»
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 16 Ottobre 2023, 05:00

Porte aperte al confronto a Brindisi, anche allargato, per spiegare il perché delle scelte che sono state messe in campo sino ad ora sulla realizzazione del deposito di gas naturale liquefatto che Edison vuole realizzare a Costa Morena Est.
Dopo le accuse lanciate dopo la conferenza dei capigruppo da Nicola Di Donna di Forza Italia, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi tende la mano. «Avrei piacere – ha dichiarato Patroni Griffi - di incontrare il capogruppo e tutto il gruppo degli eletti di Forza Italia per confrontarci sullo sviluppo della città, magari anche alla presenza di un parlamentare del territorio come Mauro D’Attis della cui amicizia mi onoro e con cui i contatti sono praticamente quotidiani, perché c’è un afflato comune di fare una lotta contro il tempo per poter dotare Brindisi del massimo delle infrastrutture possibili per rimediare agli effetti perniciosi della decarbonizzazione, sia sotto il profilo delle movimentazioni portuali che sotto quello, che ci sta ancora più a cuore, dei livelli occupazionali».

La premessa


 Patroni Griffi aveva ribattuto che «l’Autorità di sistema è tutto fuorché una monarchia», replicando alle accuse di Di Donna. «I processi decisionali sono invece estremamente partecipati perché è la legge che lo prevede. Tutte le scelte strategiche passano prima dall’organismo di partenariato in cui sono rappresentate tutte le categorie produttive, gli operatori, le industrie, i sindacati, e poi il comitato di gestione, in cui gli enti, soprattutto le città in cui insistono i porti hanno i loro rappresentanti».
Per Patroni Griffi, quindi, si tratta di «un processo molto inclusivo e partecipato, forse molto tecnico, ma comunque molto allargato». Il numero uno dell’Authority, tra le altre cose, spiega che solo in rari casi le decisioni sono state prese a maggioranza, mentre molte volte ci sarebbe stata l’unanimità.
Patroni Griffi ha parlato anche della questione relativa alla sede del nuovo impianto Edison, altro elemento al centro del dibattito: «La localizzazione del deposito era prevista in un documento tecnico per il quale ci siamo avvalsi della consulenza di Ditne, proprio perché è un’istituzione del territorio e raccoglie il meglio delle competenze, anche universitarie, in materia».

L'elaborato


Lo stesso presidente dell’ente portuale ha sottolineato di aver mandato l’elaborato «in consultazione a tantissimi enti e non abbiamo avuto alcun tipo di contestazione, compreso il Comune e le associazioni ambientaliste.

Che Edison abbia scelto di localizzarlo in un luogo di quelli indicati da Ditne mi sembra abbastanza normale».

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Tra le possibili scelte figuravano anche un’area di pertinenza del Consorzio Asi ed un’altra di pertinenza di Enel, ma che sarebbero state scartate da Edison perché poco infrastrutturate. 
Quanto alle stoccate di Di Donna, il capogruppo di Forza Italia aveva parlato di un ente che continua a voler dettare le regole di sviluppo del territorio ed indicandola come “un’autentica monarchia”. Allo stesso modo l’esponente azzurro aveva chiesto che il numero uno dell’Authority facesse chiarezza sul processo di scelta del sito, mentre ieri ha ulteriormente specificato che «Forza Italia non è contraria all’insediamento di Edison anche se resta discutibile il sito. In merito all’iter autorizzativo, ho espresso qualche dubbio in seguito al rimpallarsi delle responsabilità tra Asi, Autorità portuale, Rfi ed Edison nel corso della conferenza dei capogruppo».
A questo si aggiunge la richiesta che «l’ente ospitante il sito (quello portuale, ndc) e Asi facciano chiarezza sui gravi addebiti reciproci sollevati circa l’istruttoria per l’autorizzazione a Edison. Circa i rapporti con Autorità portuale e il territorio, ribadisco la mia preoccupazione, ossia che da 30 anni si registra scarsa collaborazione tra Comune e Autority che frena di fatto lo sviluppo del territorio. Mi auguro che d’ora in poi, per l’autorevolezza del sindaco Pino Marchionna e del rappresentante parlamentare D’Attis si inizi un nuovo percorso di collaborazione tra gli enti».

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