Polemica sul centro sportivo per il Lecce, Sticchi: «Il progetto meritava riflessione»

Il presidente dell'Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani
Il presidente dell'Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani
di Matteo BOTTAZZO
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Martedì 16 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 07:38

Nuovo centro sportivo per gli allenamenti della squadra: l’Unione sportiva Lecce frena. E a mezzo nota firmata dal presidente, Saverio Sticchi Damiani “rettifica” le dichiarazioni dell’assessore allo Sport, Paolo Foresio
La precisazione netta che non lascia spazio a interpretazioni di sorta nella giornata di ieri, a qualche giorno di distanza dalle dichiarazioni di Foresio in commissione Cultura e Sport convocata a Palazzo Carafa nella giornata di giovedì. In quella sede il delegato allo Sport dell’amministrazione Salvemini aveva dichiarato: «Abbiamo messo a disposizione dell'Unione Sportiva Lecce gli uffici del comune per individuare insieme uno spazio, di circa 10 ettari dove andare a realizzare il tanto atteso centro sportivo per la prima squadra e per la formazione Primavera». Dichiarazioni alle quali aveva fatto seguito una nota del Comune.

La nota dell'Us Lecce

Parole rassicuranti che però hanno avuto un effetto completamente differente tra le stanze di via Colonnello Costadura. «L’Unione Sportiva Lecce, con riferimento alla nota stampa del Comune di Lecce ripresa da alcuni organi di informazione nei giorni scorsi, e mai comunicata alla scrivente, in merito a presunte interlocuzioni in essere con l’amministrazione comunale ai fini della individuazione di terreni idonei alla realizzazione di un centro sportivo, comunica che nella metà dello scorso mese di novembre, a seguito di un incontro da noi richiesto con i dirigenti comunali, è stato preliminarmente sottoposto all’attenzione degli stessi l’idoneità di un terreno privato tipizzato F35 (attrezzature sportive a carattere urbano) già opzionato. In tale sede ci sono state rappresentate una serie di problematiche che, a parere del Comune, rendevano l’area, nonostante la sua naturale destinazione, incompatibile con lo strumento urbanistico. Sempre in quella occasione è emersa una oggettiva difficoltà a reperire all’interno del comune di Lecce aree alternative che avessero dimensioni idonee per ospitare un centro sportivo. Queste circostanze ci hanno pertanto costretto, senza alcuna polemica, a valutare soluzioni diverse. La sorprendente nota del Comune di Lecce ci obbliga tuttavia a dover tornare sull’argomento e a constatare malinconicamente come la legittima aspirazione della scrivente di dotarsi per la prima volta nella sua storia centenaria di un centro sportivo di proprietà avrebbe probabilmente meritato, a tempo debito, maggiore riflessione e non comunicati stampa generici ed approssimativi. Preso atto di tutto questo in ordine alla “questione” centro sportivo, sarebbe auspicabile per la collettività, uno sforzo comune almeno sull’altro fondamentale fronte, ossia quello dei finanziamenti derivanti dai Giochi del Mediterraneo, rispetto al quale la scrivente ha fatto tempestivamente la propria parte donando al Comune di Lecce un Progetto di Fattibilità Tecnico Economica realizzato a proprie spese, seppur riferibile ad un bene, lo stadio, di proprietà comunale».
I terreni in questione sono quelli di Via Roggerone, in prossimità di San Ligorio, dove emergono dei vincoli legati al Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia che impediscono la realizzazione di un centro sportivo che prevede almeno quattro campi da gioco più tutte le strutture accessorie necessarie per far allenare sia la prima squadra, che le formazioni giovanili, autentico fiore all'occhiello del club.

Nel corso delle interazioni, in passato era stata anche proposta la riqualificazione del centro sportivo Itaparica, sito sulla Lecce San Cataldo e oramai caduto in disgrazia, anche a causa di questioni legali, da diversi anni, ma questa proposta è stata declinata dalla società giallorossa a causa delle ridotte dimensioni dell'area. Quella di via Roggerone sarebbe una soluzione ideale, prima di tutto perché per la prima volta il Lecce potrebbe allenarsi in città dopo un lungo pellegrinaggio in provincia e anche per la vicinanza con lo stadio Via del Mare.

La delusione anche tra i banchi dell'opposizione 

Anche dai banchi dell'opposizione di Palazzo Carafa arriva la delusione per una vicenda che ad oggi sembra lontana da una soluzione: «Dispiace constatare, ancora una volta, che quest’amministrazione della cosiddetta trasparenza non racconti la verità alla sua gente -afferma il consigliere Gianpaolo Scorrano-. Quel che fa più rabbia sono le incredibili dichiarazioni dell’ufficio stampa del sindaco di Lecce che, a seguito di quanto accaduto in commissione e poi apparso sulla stampa, annunciava di aver già avviato interlocuzioni con la Società presieduta da Saverio Sticchi Damiani e che, invece, sarebbero state prontamente smentite dallo stesso Presidente. Insomma, neanche la squadra del Lecce sembrerebbe essere esente dalle bugie di un’amministrazione che ha fatto dei proclami a mezzo stampa e delle promesse disattese il “liet motiv” della sua campagna elettorale».

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